Molte richieste per la disoccupazione NASpI verranno inoltrate in questi giorni da parte di docenti e personale ATA i cui contratti, con la fine della scuola, sono in scadenza.
In un articolo precedente noi di TuttoLavoro24.it abbiamo spiegato i requisiti, gli importi, la durata e la modalità di presentazione della NASpI, per conoscere tutti questi dettagli clicca qui.
Le cose, tuttavia, si complicano nel caso in cui un docente sia titolare di una Partita Iva. Come ci si comporta in questo caso? Spetta lo stesso la disoccupazione? Cerchiamo di rispondere in modo esaustivo a queste domande.
NASpI 2022 docenti con Partita Iva: è possibile?
La risposta è sì. Anche se un docente ha Partita Iva, può presentare richiesta all’INPS per farsi corrispondere la NASpI. C’è, però, oltre a tutti i requisiti base necessari all’ottenimento della disoccupazione, anche un’altra condizione da rispettare. Non è necessario, infatti, chiudere la Partita Iva purché per tutto il periodo di fruizione dell’indennità di disoccupazione non venga superata la soglia massima di 4.800 euro lordi di guadagni dall’attività autonoma. In questo caso l’indennità NASpI è ridotta di un importo pari all’80% del reddito previsto per l’anno in corso. Se, al contrario, viene superata questa soglia, la NASpI non sarà corrisposta.
NASpI 2022 docenti con Partita Iva: come presentare domanda
Per quanto riguarda la modalità di presentazione della domanda, essa va comunque trasmessa all’INPS come consuetudine, ma c’è un particolare aggiuntivo che si deve tenere in considerazione. Infatti, nella circolare INPS n.94 del 12 maggio 2015 viene specificato che “In caso di svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, di impresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto beneficiario deve informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività, o entro un mese dalla domanda di NASpI se l’attività era preesistente, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attività”. In questo caso, il reddito presunto per l’anno 2022.
Inoltre, se durante l’anno il soggetto ritiene di dover modificare l’importo dichiarato in precedenza dovrà procedere con una nuova dichiarazione all’INPS comprensiva del reddito dichiarato e delle sue variazioni.
Per conoscere maggiori dettagli sull’indennità di disoccupazione NASpI consulta la nostra GUIDA gratuita messa a disposizione di TuttoLavoro24.it scaricabile qui.
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