“Con le medesime lineari, coerenti motivazioni” di quanto fatto alla Camera, giovedì 13 luglio al Senato “non parteciperemo al voto”.
Sono le anticipazioni emerse nella tarda serata di ieri, dall’assemblea del Movimento 5 Stelle. Parole pronunciate direttamente dal leader del M5s Giuseppe Conte.
“Draghi ha annunciato un corposo decreto a fine luglio – ha scandito Conte -, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti”.
Immediata la replica della Lega raccolta dalle agenzie di Stampa con Ansa.it: “Se i 5Stelle escono dall’Aula, la maggioranza non c’è più: basta con litigi, minacce e ritardi, parola agli italiani”. Alle posizioni della Lega si accodano la Meloni di Fratelli d’Italia, il Pd con Enrico Letta e Forza Italia con Antonio Tajani.
Si tratta di quanto già anticipato ieri da Draghi in conferenza stampa: l’attuale governo senza i 5 stelle non può andare avanti, a un governo Draghi non può succedere un Draghi bis.
Intanto, vale la pena sottolineare come nonostante il ’no’ grillino alla legge di conversione del Decreto Aiuti (che prevede il bonus 200 euro), il provvedimento passerà ugualmente perchè l’astensione al Senato non sarà determinante per bocciare il provvedimento. Che passerà comunque con voto di fiducia a maggioranza, con i 5stelle.
A quel punto Draghi andrà al Quirinale per riferire al Presidente Sergio Mattarella, che chiederà al Presidente del Consiglio di verificare se ci sono le condizioni politiche per andare avanti, con o senza 5Stelle. Dunque la situazione è in continua evoluzione già dalle prossime ore.
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