Quale misura verrà adottata al posto della proroga del Bonus 200 euro? Quale soluzione ha trovato Palazzo Chigi per aiutare le famiglie?
Tutti i sindacati si sono detti soddisfatti dell’incontro svoltosi a Palazzi Chigi lo scorso mercoledì 27 luglio. La volontà del governo è quella di proteggere il potere d’acquisto, aumentando stipendi e pensioni e azzerando l’iva sui beni di prima necessità, e questo alle parti sociali piace. Ma a quanto ammonteranno queste manovre? Di che cifre si parla?
Affronta la questione il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che dopo l’incontro con Draghi è volato a Bari per il Congresso della Uil Puglia:
“Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi, mi aspetto che il decreto che sarà varato la prossima settimana contenga i due risultati raggiunti nel confronto con il Presidente Draghi, in merito agli interventi sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. […] Abbiamo proposto, già da tempo, interventi strutturali a favore di chi paga le conseguenze dell’inflazione e del costo dell’energia. Condividiamo le scelte fatte dal Governo su questo fronte: ovviamente, la prossima settimana, verificheremo sia le quantità sia come saranno tecnicamente messe in pratica quelle scelte.”
A quanto pare, l’entusiasmo delle prime ore è un po’ scemato. C’è l’ok alle proposte di Draghi, ma adesso occorre prendersi del tempo per verificare l’entità e la durata delle misure per capire se queste siano davvero vantaggiose per i lavoratori.
Il premier non è entrato nel dettaglio degli aumenti. TuttoLavoro24.it aveva comunque abbozzato una cifra, calcolando che l’aumento in busta paga potrebbe oscillare tra i 90 e i 140 euro annui (per approfondire clicca qui). Bombardieri aveva definito il Bonus 200 euro “mancette elettorali“, ma queste cifre sarebbero ben al di sotto e potrebbero convenire al lavoratori solo nel caso in cui fossero prolungate nel tempo.
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