Non ci sarà la proroga del Bonus 200 euro nel prossimo Decreto Aiuti bis ma si va verso una taglio dei contributi previdenziali fino a generare un aumento degli stipendi di 75 euro medi mensili, variabili a seconda del reddito del lavoratore.
Ad anticiparlo è il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi:
“La novità scatterà con le retribuzioni di agosto, che secondo l’ipotesi a cui si lavora in questi giorni comprenderebbe anche il recupero del beneficio del mese di luglio. Includendo anche l’effetto dello 0,8% scattato nel 2022 si arriverebbe così ad un incremento mensile che nel caso del livello più alto di reddito arriverebbe a 75 euro, mentre sarebbe proporzionalmente meno consistente per stipendi più bassi, come si vede dalla tabella in questa pagina. Ad esempio con 1.280 euro mensili il beneficio complessivo ad agosto sarebbe di 36 euro. Un effetto insomma proporzionale all’entità del reddito e dunque minore in cifra assoluta per quelli meno elevati. Si tratta come si vede di un meccanismo diverso da quello dei 200 euro che al contrario premiavano maggiormente chi aveva retribuzioni più basse. D’altra parte la riproposizione di quella misura (per dipendenti e pensionati) avrebbe avuto per il bilancio dello Stato un costo superiore ai sei miliardi di euro. Si è scelto invece per i lavoratori dipendenti il percorso della riduzione del cuneo contributivo, che successivamente potrebbe diventare strutturale se il prossimo governo volesse confermare questa impostazione, come chiedono del resto i sindacati”.
La prossima settimana è dunque atteso il Decreto Aiuti bis con la nuova misura del taglio al cuneo contributivo. Una novità per milioni di lavoratori italiani con redditi fino a 35.000 euro annui che potranno così beneficiare di un netto in busta paga più alto, anche se di poco. Come mette in risalto il quotidiano romano per gli stipendi più bassi, quelli che cioè si collocano sotto la soglia dei 15.000 euro l’aumento del netto in busta sarà davvero minimo: si parla di circa 30 euro mensili a scendere. Ci sarà poi da recupera l’arretrato di luglio, in quanto il taglio dei contributi sarà retroattivo.
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