Ancora Cig gratuita emergenziale e blocco dei licenziamenti. A richiederlo è il segretario confederale della Cisl Giulio Romani in una nota.
“I dati Inps sulla cassa integrazione in agosto registrano nel complesso una riduzione. Ma gli interventi in deroga, vale a dire le settimane aggiuntive concesse ai sensi dei decreti emergenziali, vedono un incremento significativo pari al 51%. Anche le domande di Naspi e Discoll vedono una crescita, con un +8,2% rispetto allo stesso mese del 2021, solo in parte spiegabile pensando che nello stesso periodo del 2021 eravamo in regime di blocco dei licenziamenti”.
Dunque NASpI in salita, anche se il dato potrebbe essere alimentato dalle cessazioni dei contratti di lavoro stagionale, come evidenziato dai dati Inps (clicca qui).
“Si tratta dei primi segnali di rallentamento dovuti alla situazione ucraina e alla crisi energetica”, spiega il sindacato di Via Po, ”Il timore è che, così come il nostro sistema produttivo e il nostro mercato del lavoro sono stati fortemente reattivi nella ripresa post covid, altrettanto velocemente la situazione potrebbe cambiare. Le difficoltà negli scambi e l’aumento dei prezzi di gas ed energia fanno rischiare un capitombolo, a partire dalle aziende industriali, maggiormente esposte, fino a realtà del terziario, grandi e piccole, dalla ristorazione agli impianti sportivi, settori già duramente colpiti dal covid”.
La soluzione, sottolinea Romani, passa per il ritorno alla Cig emergenziale gratuita, a tal proposito “la Cisl insiste perchè nel Decreto Aiuti ter, ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entri un ulteriore periodo di Cassa integrazione, così come avvenuto per il covid, scontata e scorporata dai limiti massimi di durata, poiché i precedenti periodi sono in esaurimento. L’intervento deve riguardare tutte le aziende in difficoltà e va condizionato all’impegno di non licenziare”.