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Reddito di Cittadinanza, la Caritas non ha dubbi: ”va esteso, povertà al massimo storico”

“E’ il lavoro che dà dignità alle persone», ha detto Papa Francesco alcuni giorni fa parlando ad una platea di imprenditori. Ma il Pontefice e la Chiesa non smettono di ricordare anche che la povertà in Italia, in questo periodo, è in forse risalita.

Lo sottolinea il XXI Rapporto Caritas (per scaricarlo clicca qui) su povertà ed esclusione sociale presentato ieri, in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà.

Nel 2021 la povertà assoluta conferma i massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia. Le famiglie in povertà assoluta sono un milione 960mila, pari a 5.571.000 persone (il 9,4% della popolazione residente).

La situazione si fa particolarmente drammatica nel Mezzogiorno (10% rispetto al 9,4% del 2020) mentre scende in misura significativa al Nord, in particolare nel Nord-Ovest (6,7% da 7,9%)”.

Rapporto Caritas e Reddito di Cittadinanza 2022

Il Rapporto si sofferma anche sul Reddito di Cittadinanza, rispetto al quale viene espresso un giudizio positivo sulla misura che però viene considerata insufficiente perchè “raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti (44%)”.

Il sussidio che il Centro-Destra in campagna elettorale ha promesso di voler abolire, secondo l’associazionismo cattolico va esteso: “sarebbe opportuno che fossero raggiunti tutti coloro che versano nelle condizioni peggiori, partendo dai poveri assoluti”. Insieme a ciò andrebbero attivati “adeguati processi di inclusione sociale”.

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