Non si placano le polemiche riguardo il decreto anti-rave party varato nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri. Polemiche che scaturiscono dal fatto che tale decreto rischia di limitare la libertà dei cittadini di prendere parte anche a manifestazioni legittime.
Il decreto sarebbe in grado di limitare e punire, per esempio, le occupazioni pacifiche nelle scuole e nelle università da parte degli studenti e quelle degli operai nelle fabbriche.
Il decreto, inoltre, potrebbe avere un impatto anche nel settore agricolo. A spiegare come è il verde Angelo Bonelli, che a SkyTG24 spiega:
“Ho studiato attentamente la norma sui rave presentata da Meloni e Piantedosi e posso affermare che con questa disposizione i rave non c’entrano nulla, invece verranno colpite le manifestazioni di protesta che possono andare da occupazioni di università, scuole, mobilitazioni per questioni ambientali, come ad esempio l’occupazione di terreni inquinati, fino ad arrivare ai luoghi dove oggi vivono i braccianti agricoli che sono su terre occupate. E’ una norma liberticida e fascista che addirittura prevede una pena di sei anni con l’introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi.“
Insomma, a sentire Bonelli (ma non è l’unico) pare che il rave party tenutosi la notte di Halloween a Modena sia stato il pretesto per emanare un decreto che limita anche altri tipi di occupazione e aggregazione che poco hanno a che fare con i rave party. Tra queste, appunto, anche quella ad opera dei braccianti agricoli .