Sappiamo che in questi giorni gli aspiranti docenti stanno ricevendo convocazioni da GI, le graduatorie di istituto, per coprire i posti rimasti ancora vacanti in seguito all’esaurimento delle GPS o semplicemente perché si è resa disponibile presso quella particolare scuola una supplenza breve.
Noi di Tuttolavoro24.it abbiamo chiarito in un articolo precedente come accettare la presa di servizio. Ma come ci si comporta nel caso in cui si debba chiedere un differimento?
Vediamolo insieme.
Differimento supplenze GI docenti 2022/2023: cos’è
Il differimento della presa di servizio consiste nel ritardare l’accettazione della supplenza, che generalmente ha tempi molto brevi. Sappiamo, infatti, che il docente riceve la convocazione da GI all’incirca due giorni prima della data di effettivo inizio della supplenza. Il differimento della presa di servizio comporta che il tempo che trascorre tra l’accettazione della supplenza e la effettiva presa di servizio abbia validità solo giuridica e non economica.
Differimento supplenze GI docenti 2022/2023: quando è possibile
A dirci quando è possibile il differimento di una supplenza è l’art.9 del DPR 3/1957, che così recita: “La nomina dell’impiegato che per giustificato motivo assume servizio con ritardo sul termine prefissogli decorre, agli effetti economici, dal giorno in cui prende servizio. Colui che ha conseguito la nomina, se non assume servizio senza giustificato motivo entro il termine stabilito, decade dalla nomina”.
Ciò significa che il docente convocato per una supplenza che accetta l’incarico ma non può poi assumere servizio per un giustificato motivo, ad esempio malattia, maternità, infortunio, avrà diritto comunque all’attribuzione della supplenza. Tuttavia, non assumendo effettivamente servizio, il contratto sarà valido ai soli fini giuridici e gli effetti economici partiranno solo dopo l’effettiva assunzione in servizio.