Busta paga di novembre, è in arrivo per chi riceve lo stipendio alla fine del mese. Ma anche chi prende lo stipendio di novembre all’inizio di dicembre sta iniziando a fare qualche conto. Quanto prendo in busta paga a novembre? Ci sono novità?
Una domanda importante, a novembre più che mai: chi elabora le buste paga, infatti, a novembre avrà particolarmente da fare. Alcune “voci” che faranno aumentare lo stipendio c’erano già ad ottobre: come il bonus Draghi, che taglia il cuneo fiscale del 2%, e il trattamento integrativo Irpef, che spetta solo sotto un certo reddito. Altre, invece, sono proprio novità del mese di novembre. Vediamo quali.
Busta paga novembre 2022: le novità
Prima di Natale arriva la tredicesima mensilità, ma in alcuni casi il datore di lavoro può decidere di pagarla un mese prima: pertanto, la tredicesima anticipata può essere una delle novità in arrivo a novembre che fa aumentare lo stipendio.
Inoltre, nella busta paga di novembre ci sarà il Bonus 150 euro previso dal Decreto Aiuti ter: spetta a tutti i lavoratori dipendenti che a novembre hanno un reddito inferiore a 1.538 euro lordi. Tuttavia, in alcuni casi il bonus si può prendere superando il limite.
Infine, a novembre ci saranno gli aumenti di stipendio che derivano dall’adeguamento dei minimi retributivi, secondo quanto previsto dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro di 6 settori industriali, servizi e artigianato.
Busta paga novembre 2022: 6 aumenti
Ecco dunque in sintesi le voci di rilievo che faranno aumentare lo stipendio netto in busta paga:
- gli aumenti retributivi stabiliti dalla contrattazione collettiva che prevedono erogazioni in corrispondenza proprio del mese di novembre 2022;
- il pagamento di una giornata di lavoro in più, il 4 novembre festività soppressa (dell’Unità nazionale) che coincide sempre con la domenica successiva e pertanto liquidata a parte;
- il Bonus 150 euro che spetta solo a chi ha una retribuzione imponibile (per il mese di novembre 2022) non superiore a 1.538 euro, tuttavia bisogna fare attenzione perché è sufficiente anche un piccolo aumento della retribuzione imponibile per cancellare il diritto alla Una tantum di 150 euro (per approfondire clicca qui);
- il Bonus Draghi che taglia del 2% gli oneri contributivi sul salario a carico del lavoratore, la misura è attiva da luglio a dicembre 2022 e al lavoratore spettano in busta paga anche gli arretrati;
- la Tredicesima in arrivo nel mese di dicembre, per alcuni può essere anticipata a novembre: anche sulla ‘mensilità supplementare’ il Bonus Draghi sarà applicato nella misura piena, come rassicurato da Inps in questo messaggio;
- Bonus 100 euro ex Renzi, il trattamento integrativo Irpef che spetta con certezza per chi ha redditi fino a 15.000 euro, che viene anticipato dal datore di lavoro.