Sciopero Generale contro la Manovra del Governo Meloni? Per la UIL si può fare. E’ quanto emerge dal Documento finale approvato oggi del Comitato Esecutivo del sindacato di Via Lucullo.
La Manovra “non dà risposte significative” nella direzione del mondo del lavoro, il ritorno ai voucher in agricoltura è un “fatto gravissimo”, su scuola ricerca e sanità non si danno risposte. E tanto alto: specie il taglio sulle pensioni.. insomma secondo il Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri ‘e i suoi’ è il tempo della mobilitazione, su tutti i territori, in tutte le aziende e non si esclude lo sciopero generale, che a questo punto potrebbe essere convocato insieme alla sola Cgil visto che la Cisl ha escluso il ricorso alla piazza. La sensazione è che molto dipenderà dagli esiti – nei prossimi giorni – del confronto con i territori, i delegati, a cui la UIL non intende sottrarsi.
Manovra 2022, Documento Finale UIL
Si è svolta questa mattina la riunione dell’Esecutivo nazionale UIL che, dopo un lungo e approfondito dibattito, ha approvato all’unanimità il seguente documento.
Nel corso dell’incontro con il Presidente del consiglio dello scorso 9 novembre, la UIL aveva avanzato precise proposte, in coerenza con tutte le piattaforme elaborate unitariamente con CISL e CGIL, sull’insieme dei temi del lavoro, economici e sociali del Paese.
In particolare, la UIL aveva richiesto, per sostenere i redditi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati, un taglio del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli accordi di secondo livello. Su queste e su altre richieste la legge di bilancio non dà risposte significative.
L’aumento dei voucher a 10.000 euro e l’allargamento della platea dei prestatori sono un fatto gravissimo che precarizza i rapporti di lavoro, riduce tutele e diritti e indebolisce la contrattazione in settori strategici per l’economia dell’Italia.
La legge di bilancio, poi, contiene molte scelte che la UIL giudica sbagliate.
In particolare, l’estensione della flat tax fino a 85.000 euro, l’ennesimo condono fiscale, l’aumento del tetto all’utilizzo del contante, l’esenzione dell’uso del pos fino a 60 euro.
La legge di bilancio depotenzia la tassa sugli extra profitti, riducendo la platea delle aziende a cui si applica, da 11.000 a 7.000, con conseguente riduzione del gettito da 12 miliardi previsti dal precedente governo a 2,2, miliardi.
La UIL giudica iniquo il blocco della rivalutazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, con un danno rilevante per i pensionati italiani. La legge di bilancio non introduce una flessibilità diffusa di accesso alla pensione, mentre quota 103 risponde in minima parte alle legittime aspettative dei lavoratori precoci.
La manovra, poi, non affronta il tema delle future pensioni dei giovani e modifica opzione donna in direzione peggiorativa. Nella manovra, anche misure in apparenza vantaggiose per le donne in realtà nascondono effetti negativi.
La UIL ritiene sbagliata l’abolizione del Reddito di cittadinanza.
La manovra, inoltre, non è legata agli obiettivi di transizione ecologica previsti nel PNRR.
Gli interventi giusti a sostegno delle aziende devono essere legati a condizionalità per una buona e stabile occupazione e al rispetto dei contratti.
Mancano risorse per investimenti nella scuola, nella ricerca e nella sanità, che sono settori strategici per lo sviluppo del Paese. La legge di bilancio non destina risorse al Mezzogiorno necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese.
Per sostenere le piattaforme unitarie sul lavoro, fisco e welfare anche oltre la manovra e per chiedere al governo di modificare le scelte in corso di discussione in Parlamento, la UIL chiede a CISL e CGIL di avviare un percorso di mobilitazione regionale e\o territoriale e di categorie sui posti di lavoro. Percorso da articolare in accordo con i territori e non escludendo nessuno degli strumenti di mobilitazione sindacali.
Roma, 30 novembre 2022