600.000 percettori RdC a lavoro? Governo ammette: “non in 7 mesi o 1 anno”

Durigon

Reddito di Cittadinanza, 7 mesi non saranno sufficienti per trovare un lavoro a tutti i percettori occupabili che nel corso del 2023 rimarranno senza sussidio.

È quanto ammette il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon durante un’intervista a Zona Bianca, talk show in onda su Rete4. 7 mesi sono il tempo in cui RdC rimarrà valido nel 2023 e in contemporanea i percettori occupabili (coloro che avranno questa decurtazione) dovranno seguire dei corsi di formazione così da essere ‘appetibili’ per il mercato del lavoro quando il Reddito di Cittadinanza non ci sarà più.

Ma alla domanda del giornalista se sia realistico pensare di trovare lavoro a 600 mila persone ( a tanto ammonta il numero dei percettori occupabili in base alle stima) il Sottosegretario leghista confessa:

“Se si mette a regime un matching tra domanda e offerta potenziando le agenzie per il lavoro, visto che i centri per l’impiego non hanno una funzionalità ancora adeguata, si può dare una grande possibilità. Certo, non in 7 mesi o in 1 anno.”

Insomma, l’intenzione c’è ma pensare di impiegare 600 mila persone in 7 mesi o anche in 1 anno sembra quasi un’utopia. Certo è che non tutti i percettori andranno a fare il lavoro dei sogni, a volte nemmeno quello per cui si è studiato: lo conferma lo stesso Durigon, ribadendo che “chi percepisce il reddito non può esimersi dal non accettare qualsiasi offerta.”

È la vecchia storia del laureato percettore RdC che andrà a fare il cameriere, se non ha altro per le mani. Se questo è in contraddizione con il premiare il merito, uno dei dogmi del Governo Meloni? Può darsi, ma “non dobbiamo premiare il merito di chi si è laureato ma aspetta sul divano il lavoro dei sogni, ha concluso il Sottosegretario.