Bonus 200 euro torna nel Decreto Trasparenza. Va detto subito che non si tratta dell’Indennità Una Tantum già vista sotto il Governo Draghi e destinato a ristorare famiglie, pensionati, lavoratori e percettori di sussidi, degli rincari sulle Bollette energetiche. La premier Giorgia Meloni ha infatti detto ‘stop’ a ogni forma di Bonus e la conferma si è avuta anche dalla recente Manovra di Bilancio.
Il nuovo Bonus 200 euro è infatti l’equivalente di un Buono Benzina, destinato ai soli lavoratori dipendenti. Vediamo come funziona secondo la formulazione approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
Bonus 200 euro Decreto Trasparenza: a chi spetta?
Bonus 200 euro, torna nel 2023 ma questa volta è destinato ai soli lavoratori dipendenti. Il Bonus non sarà erogato da Inps né da altre Amministrazioni pubbliche, ma dai datori di lavoro.
In altri termini il Governo, visto il crescente aumento dei prezzi del carburante alla Pompa, rispetto al quale ha introdotto il “Prezzo medio”, ha deciso di aiutare i lavoratori facilitando l’erogazione di Buoni Benzina da parte delle aziende attraverso una esenzione fiscale Irpef. Insomma il Governo non ha fatto altro che – secondo quanto si apprende dal comunicato ufficiale di Palazzo Chigi – stabilire:
“nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.