Le modifiche che nel 2023 intaccheranno il Reddito di Cittadinanza riguarderanno soprattutto i percettori che hanno tra 18 e 59 anni.
Nel mirino del Governo, dunque, tutti i nati tra il 1964 e il 2005. Vediamo nel dettaglio.
Reddito di Cittadinanza 2023, cosa cambia per chi compie 18 anni?
Chi compie 18 anni esce dalla cerchia delle “persone fragili” che fanno mantenere il diritto al sussidio al nucleo familiare percettore: solo le famiglie in cui ci sono disabili, minorenni e over 60, infatti, potranno avere accesso al Reddito di Cittadinanza per più di 7 mesi nel 2023.
In pratica, raggiungere la maggiore età farà acquisire al giovane molti diritti ma, allo stesso tempo, farà perdere quello al Reddito di Cittadinanza. Niente da temere se nel nucleo familiare ci sono comunque dei membri che hanno più di 60 anni: l’eventuale esclusione del figlio nato prima del 2006 si compensa con la presenza nella famiglia di un genitore nato fino al 1963.
Il beneficiario sessantenne (nel 2023 compiranno 60 anni i nati nel 1963), infatti, non è più ritenuto occupabile e quindi non solo è esente dagli obblighi formativi e professionali imposti agli under 60, ma continuerà anche a percepire il Reddito di Cittadinanza per 12 mensilità nel 2023. Fino al 2024 quando, per effetto della Manovra di Bilancio appena varata, il RdC sarà abrogato.