HomeEvidenzaContributo Economico INPS: via alle domande per i genitori

Contributo Economico INPS: via alle domande per i genitori

Bonus figli, sono partite la presentazione delle domande per la richiesta del Contributo Economico da parte dell’INPS, per i genitori di figli disabili.

Si tratta di un contributo mirato a sostenere i genitori che hanno figli con disabilità certificata dagli organi competenti, che si trovano in uno dei seguenti stati:

  • disoccupazione;
  • monoreddito.

Contributo economico INPS per genitori di figli disabili: quali requisiti?

Il Contributo Economico è erogato a favore di uno dei genitori che al momento della presentazione della domanda dispongono dei seguenti requisiti:

a) residenza in Italia;

b) disporre di un attestazione ISEE in corso di validità, non superiore a 3.000 euro.

c) il genitore risulti disoccupato o monoreddito e appartiene a un nucleo familiare monoparentale;

d) il genitore appartiene a un nucleo familiare ai fini ISEE, in cui sono presenti figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%; ne consegue che al momento della presentazione della domanda, il genitore e il figlio con disabilità devono coabitare e avere la dimora abituale nello stesso Comune italiano.

Contributo Economico INPS per genitori di figli disabili: come si presenta la domanda?

La domanda per accedere al Contributo Economico per genitori di figli disabili, va presentata dal genitore beneficiario all’INPS, dal 1° febbraio al 31 marzo 2023 esclusivamente in via telematica, scegliendo una delle diverse modalità:

  • tramite gli Istituti di Patronato;
  • attraverso il portale web inps, accedendo tramite lo SPID di livello 2 o superiore, oppure tramite CIE o CNS;
  • tramite Contact Center Integrato, raggiungibile ai seguenti numeri:06/164164 (chiamando da rete mobile) oppure 803164 (da rete fissa).

Nella domanda è necessario indicare, da parte del genitore-richiedente, il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il Contributo Economico, e dichiarare il possesso dei requisiti previsti dal decreto per l’accesso alla misura sotto la propria responsabilità ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

Contributo Economico INPS per i genitori di figli disabili: importi

Il Contributo Economico per i genitori di figli disabili è pagato dall’INPS, per un importo pari a 150 euro al mese.

Il contributo è riconosciuto per 12 mensilità (da gennaio a dicembre 2023).

Gli importi aumentano in base al numero dei figli disabili a carico, ad esempio nel caso in cui il genitore ha due o più figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%, l’importo erogato dall’INPS aumenta a:

  • 300 euro mensili, nel caso di due figli disabili;
  • 500 euro mensili, nel caso in cui i figli disabili siano più di due.

Contributo Economico INPS per i genitori di figli disabili in caso di risorse insufficienti, a c viene erogato?

Il Contributo Economico per i genitori di figli disabili è erogato dall’INPS nel limite massimo di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, come previsto dal comma 365 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2021, il che vuol dire che, in caso di risorse insufficienti, l’INPS eroga il Contributo Economico dando la priorità alle domande presentate dai genitori che si trovano nelle seguenti situazione:

  • genitore beneficiario con ISEE più basso;
  • a parità di ISEE sarà data priorità ai genitori che appartengono a nuclei familiari con figli minori non autosufficienti;
  • a parità del punto precedente è data la priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave e, infine, a seguire, ai richiedenti con figli con disabilità di grado medio.

Contributo Economico INPS per i genitori figli disabili, come viene pagato?

il Contributo Economico per i genitori dei figli disabili, è pagato mensilmente dall’INPS, attraverso la modalità di pagamento indicata dal genitore richiedente in fase di trasmissione della domanda:

  • bonifico domiciliato;
  • accredito diretto nel c/c bancario o postale del genitore richiedente;
  • accredito tramite libretto postale o carta prepagata con IBAN.
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