Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza durerà massimo sette mensilità per gli ‘occupabili” (18-59 anni), mentre il sussidio sostitutivo arriverà solo a partire dal 2024. Eppure, stando alle dichiarazioni della ministra del Lavoro, sembra che il Reddito di Cittadinanza potrebbe durare oltre luglio.
Dichiarazioni che arrivano dalle pagine di Libero, che nell’edizione in edicola lunedì 20 febbraio riporta un’intervista della ministra Calderone, la quale sorprendentemente ha fatto intendere che tra la fine del RdC (luglio) e l’erogazione del nuovo sussidio potrebbero trascorrere meno di 5 mesi (da agosto a dicembre):
«La linea di demarcazione non è così netta. La manovra prevede sette mesi di sussidio da spalmare nel 2023, quindi l’uscita dal reddito sarà progressiva nel tempo.»
In pratica, stando alle parole della Calderone, non per forza i sette mesi di percezione del Reddito di Cittadinanza dovranno essere continuativi. Una novità di certo, non prevista dalla legge di Bilancio che da riformato il sussidio. Cosa vorrà dire la ministra con queste parole? Fermo restando che le mensilità da percepire non potranno essere più di sette, sarà possibile utilizzare le somme distribuendole in svariati mesi dell’anno?
Per adesso i percettori del Reddito di Cittadinanza non hanno la facoltà di scegliere in quale mese ricevere la ricarica del sussidio, pertanto sembra logico pensare che tale opzione non dipenderà da loro. A meno che nell’imminente decreto annunciato ormai da 2 mesi il Governo non preveda qualcosa di simile.