A essere favorite dal nuovo RdC MIA dovranno essere le famiglie e non i single. Parola della ministra del Lavoro Marina Calderone, che intervistata da La Repubblica ha fatto sapere di voler correggere il tiro e migliorare quegli aspetti del Reddito di Cittadinanza che avvantaggiavano le persone senza figli.
Per farlo, verrà senza dubbio preso a riferimento l’indice ISEE. Eppure, secondo la bozza PDF sul nuovo RdC circolata in questi giorni, il limite massimo dell’ISEE per accedere al sussidio dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro ai 7.200 euro, tagliando quindi fuori una bella fetta di persone.
Come funzionerà quindi il calcolo del nuovo RdC per non penalizzare chi ha figli a carico? A svelare l’arcano è la stessa ministra Calderone, direttamente alla penna de La Repubblica:
«Sicuramente per le famiglie numerose l’Isee terrà conto anche dell’apporto fornito dall’Assegno unico per i figli, in modo tale da ricevere più di ora. Così andiamo a correggere una delle storture del Reddito, segnalate anche dalla Commissione Saraceno: uno strumento che dava troppo al singolo e troppo poco ai nuclei con figli».
In pratica, se finora chi beneficiava dell’Assegno Unico su RdC vedeva decurtata dalla ricarica mensile del Reddito di Cittadinanza la quota per i figli a carico proprio perché integrata nell’Assegno Unico, adesso sarà il contrario: l’ISEE dovrà considerare l’apporto fornito dall’Assegno Unico. Solo in questo modo, infatti, le famiglie numerose non saranno svantaggiate.