La scelta di destinare l’8 per mille delle proprie imposte è una caratteristica fiscale tutta italiana che non trova molti esempi negli altri ordinamenti.
L’idea fu introdotta con la revisione del concordato tra Stato e Chiesa nel 1984 ma vedrà tecnicamente la luce solo agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso.
Dagli anni ’30 fino a tutto 1986 i parroci erano “stipendiati” dallo Stato in base agli accordi dell’11 febbraio 1929 tra il governo fascista e il Papa.
L’esistenza di un clero pagato dallo Stato era diventata ormai imbarazzante e anacronistica per entrambe le parti dove i laici, per esempio, vedevano un “asservimento” dello Stato alla Chiesa attraverso uno spreco di danaro pubblico mentre lo stesso Clero era oramai contrariato e trovava umiliante e imbarazzante ricevere soldi dallo Stato.
Le Direzioni Provinciali del Tesoro, deputate al pagamento del fondo culto, si trovavano pertanto nella difficile condizione di gestire somme che spesso non venivano incassate dai parroci.
La cosa provocava un aggravio di lavoro a livello burocratico e la revisione del Concordato portò alla soluzione di questo problema.
8 per mille, per la prima volta i cittadini possono disporre della propria irpef
Con l’introduzione dell’8 per mille, su base volontaria, agli inizi degli anni ’90 i cittadini potevano scegliere se dare l’otto per mille:
- allo Stato;
- alla Chiesta;
in caso di mancata scelta l’imposta sarebbe stata ripartita in modo proporzionale.
Come si sceglie l’8 per mille?
L’otto per mille si può scegliere nei seguenti modi:
- attraverso la Certificazione Unica;
- in sede di presentazione del modello 730;
- in sede di presentazione del modello Redditi Persone Fisiche
L’8 per mille, ci consente di vedere i cambiamenti del Paese?
Attraverso l’analisi delle scelte dell’8 per mille, è possibile vedere l’evoluzione del Paese.
Dall’immagine sotto riportata, si nota come le firme a favore della Chiesta siano diminuite negli ultimi vent’anni e questo vuole senz’altro dire come la “Chiesta apparato” incontri meno fiducia anche tra i cattolici più convinti.
Da un altro punto di vista, lo Stato ha ampliato l’offerta dell’8 per mille offrendo la possibilità di firmare per l’edilizia scolastica, per i profughi o per altre tipologie di intervento a livello umanitario.
In conclusione, la diminuzione delle firme a favore della Chiesa riflette la tendenza della società verso una maggiore diversificazione e frammentazione delle opinioni e dei valori.
L’8 per mille rimane, pur sempre, un’importante opportunità per esprimere il proprio sostegno a cause sociali e umanitarie.