Reddito di Cittadinanza, con la ricarica di maggio avvenuta lo scorso venerdì 26 è partito ufficialmente il conto alla rovescia: per tutti i percettori tra i 18 e i 59 anni che non hanno in famiglia soggetti disabili, over 60 o minorenni, infatti, l’ultima ricarica ci sarà il 27 luglio.
Due mesi, insomma, e gli occupabili dovranno dire addio al Reddito di Cittadinanza così come lo conosciamo: arriverà al suo posto il Supporto per la formazione e il lavoro, più breve e meno consistente. Ma in questi due mesi, INPS avrà il suo da fare.
Reddito di Cittadinanza 2023, quante ricariche mancano?
Per gli occupabili, il Reddito di Cittadinanza terminerà ufficialmente il 27 luglio: la riforma sul RdC, infatti, nel 2023 ne prevede l’erogazione per sole 7 mensilità. Ma da qui al 27 luglio ci sono ancora 4 ricariche che INPS erogherà:
- quella del 15 giugno;
- quella del 27 giugno;
- quella del 15 luglio (probabilmente anticipata al 14 visto che il 15 è sabato);
- quella del 27 luglio.
Le ricariche del 15 interessano i percettori che attendono gli arretrati o la prima mensilità, le ricariche del 27 tutti gli altri. Nessun beneficiario, quindi, può sperare di ricevere 4 pagamenti, ma tutti avranno diritto almeno a 2 ricariche.
L’unico motivo per cui l’erogazione del RdC potrebbe essere interrotta prima dei 7 mesi è la mancata presentazione alle convocazioni presso il Centro per l’Impiego, il Comune di residenza o i Servizi Sociali. Il percettore RdC può mancare solo a un appuntamento: un’assenza, infatti, provocherà la decurtazione di una mensilità, ma due assenze faranno decadere immediatamente il Reddito di Cittadinanza.