HomeEvidenzaTroppo Caldo a lavoro, cosa fare? 10 regole da seguire

Troppo Caldo a lavoro, cosa fare? 10 regole da seguire

Lavoro nelle ore più calde della giornata, è fondamentale che i datori valutino le condizioni in cui gli operai sono chiamati a lavorare e il rischio di esposizione alle alte temperature associate a umidità elevate, soprattutto adesso che la stagione estiva sta per cominciare.

Le aziende devono valutare tutte le condizioni specifiche di lavoro: degli ambienti, dei macchinari, degli orari di lavoro, ecc. seguendo le disposizioni generali contenute negli articoli 181-186 del D. Lgs. 81/2008.

Vediamo quali sono gli obblighi per i datori e i requisiti che il luogo di lavoro deve avere (allegato IV del suddetto Testo Unico).

Luogo di lavoro: temperatura e altri requisiti

Il datore di lavoro ha svariati obblighi, tra cui quello di provvedere che i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro (es. il microclima), e i loro rappresentanti, vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi. Tale obbligo è particolarmente importante nel caso dei lavoratori sensibili al rischio: una corretta informazione, infatti, può condurre il lavoratore a formulare motivata richiesta di sorveglianza sanitaria.

Importanti requisiti riguardano la temperatura dei locali, che deve essere:

  • adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori, dell’influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità e il movimento dell’aria concomitanti;
  • conforme alla destinazione specifica dei locali adibiti al riposo, per il personale di sorveglianza, a servizi igienici, a mense e a pronto soccorso.

Inoltre:

  • le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro;
  • quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l’ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.

Per quanto riguarda l’umidità nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l’aria è soggetta ad inumidirsi notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto è possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l’umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.

Pertanto, se l’azienda non ha previsto interventi strutturali, in situazioni di microclima sfavorevole come possono verificarsi in questo periodo dell’anno a causa delle elevate temperature associate a umidità, è opportuno agire tempestivamente seguendo le indicazioni fornite da FIOM-CGIL, ossia:

  • dotando gli ambienti di lavoro di ventilatori;
  • predisponendo sale ventilate e rinfrescate vicino alle postazioni lavorative;
  • istituendo pause aggiuntive a quelle eventualmente già contrattate;
  • garantendo la fornitura adeguata di acqua fresca a ciascun lavoratore.

Schematicamente, sono stati individuati 5 livelli di rischio con le rispettive azioni da realizzare per garantire il benessere psicofisico del lavoratore: consulta le tabelle microclima umidità calore per capire quali provvedimenti adottare.

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