HomeEvidenzaNuovo RdC, 60% esclusi: Comune chiede aiuto al Governo

Nuovo RdC, 60% esclusi: Comune chiede aiuto al Governo

Il nuovo Reddito di Cittadinanza spetterà solo al 40% degli attuali percettori. Almeno questo è il prospetto effettuato dal Comune di Torino, che sulla base dei dati Istat a oggi disponibili ha stimato come nei prossimi mesi almeno due percettori su tre rimarranno senza sussidio.

Per continuare a beneficiare del Reddito di Cittadinanza oltre le 7 mensilità previste dalla Legge (quindi da settembre in poi) occorre appartenere a un nucleo familiare in cui ci sono soggetti disabili over 60 o minorenni: inoccupabili, in pratica. Altrimenti, bisogna essere stati presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del RdC.

A Torino, al 30 aprile scorso si contavano 26.802 persone che ricevevano il Reddito di Cittadinanza, circa 15.666 famiglie. Il doppio rispetto a quelle di Milano e Bologna e il triplo rispetto a Firenze. Di queste famiglie, solo 6.111 sono state indirizzate ai servizi sociali, e quindi solo queste potrebbero avere le carte in regola per continuare a ricevere il sussidio. Per gli altri nuclei familiari, almeno 9.555, non è previsto niente.

Da questi numeri si sviluppa la proposta del Comune torinese.

Nuovo RdC, Torino vuole un reddito universale

I timori del Comune di Torino che scoppi “una bomba sociale” non sono pochi, anche perché le amministrazioni comunali non sono in grado di sobbarcarsi da sole il peso di una totale assistenza agli indigenti.

Per questo motivo, lunedì 5 giugno alcuni dei partiti di maggioranza (Sinistra ecologista, Pd, Torino Domani e DemoS) si sono riuniti e hanno approvato un ordine del giorno che invita il Sindaco e la Giunta ad attivarsi contro il depotenziamento del Reddito di Cittadinanza e a sostenere l’istituzione di un reddito minimo universale e inclusivo, conforme alle raccomandazioni del Consiglio e del Parlamento Europeo.

La capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale, illustrando l’ordine del giorno, ha evidenziato come sia necessario che le misure messe in atto dal Governo vengano modificate poiché non sostengono le persone ma rischiano di creare condizioni di esclusione sociale.

La proposta di un reddito universale, che ricorda molto l’iniziativa promossa dalla regione Campania, però non ha trovato tutti concordi: Moderati e +Europa hanno preferito astenersi, mentre il centrodestra ha votato contro.

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