Il 21 giugno non è solo il primo giorno dell’estate ma è anche il giorno in cui, per l’anno 2023, non è più possibile annullare i modelli 730 precompilati on line per apportarvi modifiche.
Modello 730, cosa fare in caso di errore?
Nel caso ci fossimo accorti di aver fatto un errore, fino al 20 giugno era possibile annullare il modello 730 nel portale dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta annullato il modello 730 on line, era possibile rettificarlo con una nuova trasmissione.
Ma attenzione! L’Agenzia delle Entrate consentiva di correggere una sola volta il modello 730 on line fino alla data massima del 20 giugno 2023.
Nel caso ci accorgessimo di un errore da oggi, 21 giugno 2023, è possibile correggere la denuncia dei redditi solamente utilizzando il modello redditi persone fisiche, cioè l’ex modello unico.
In questo caso, il credito non potrà essere liquidato sulla busta paga e un eventuale debito non potrà essere trattenuto.
Sarà l’Agenzia delle Entrate che provvederà al pagamento del credito d’imposta del contribuente ma i tempi per il rimborso sono piuttosto lunghi, vale a dire non meno di due anni.
Modello 730 precompilato: come ottenere il rimborso in tempi rapidi?
Nel caso in cui, dal modello redditi persone fisiche compilato a rettifica di un modello 730 già inviato risulti un credito maggiore, non conviene chiedere il rimborso ma, nel quadro X, è possibile portare il credito in compensazione per l’anno successivo.
In questo caso, automaticamente, troveremo il credito riportato nel quadro F del modello 730/2024 precompilato quando andremo ad effettuare la denuncia dei redditi il prossimo anno.
In questo caso, il credito verrebbe recuperato un anno prima rispetto ai due anni necessari all’Agenzia delle Entrate per effettuare il rimborso.
Modello 730: agevolati i contribuenti che si rivolgono al CAF
In caso di errore, i contribuenti che si rivolgono ad un Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale, sono maggiormente agevolati:
- in caso di credito d’imposta, in CAF compila un modello 730 integrativo che trasmette al sostituto d’imposta per la liquidazione nella prima busta paga utile;
- in caso di debito IRPEF, il CAF ha due possibilità, fare un modello 730 integrativo oppure utilizzare il modello Redditi Persone Fisiche facendo versare l’imposta al contribuente attraverso il modello F24.