Dal 18 luglio sarà operativa la Carta Spesa che il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha lanciato nella mattinata di martedì 11 luglio ufficializzando il nome di Carta Dedicata a te.
La misura avrà un valore pari a 382,50 euro che i beneficiari (selezionati dal Comune) troveranno già caricati sulla Carta nel momento del ritiro presso gli sportelli postali. I soldi saranno spendibili in 23 prodotti alimentari di prima necessità e la prima spesa andrà effettuata entro il 15 settembre, pena l’annullamento del beneficio.
La ricarica è una tantum, anche se non sono esclusi degli aumenti. Vediamo in quali casi.
Carta Spesa 382 euro, l’importo può aumentare?
Come detto, la prima spesa con la Carta Dedicata a te andrà effettuata entro il 15 settembre. Se entro tale data non si effettueranno acquisti, la Carta sarà disattivata e i 382,50 euro non saranno più spendibili.
È dunque fondamentale non aspettare troppo per pagare con la carta, anche perché solo chi avrà consumato l’intero importo può sperare di ricevere un incremento della somma.
Lo si apprende dall’art. 8, comma 2, del decreto attuativo della Carta Risparmio Spesa pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nel quale si informa che a partire da ottobre 2023 Poste Italiane effettuerà un monitoraggio sulle carte non attivate e sulle somme non assegnate. A seguito di tale monitoraggio ‹‹gli importi residui sono ricaricati sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nei mesi precedenti secondo i criteri di priorità e con le modalità di cui all’art. 4››.
A partire da ottobre, dunque, chi avrà consumato tutti e 382,50 euro potrebbe ricevere un aumento e un’ulteriore ricarica grazie alla distribuzione delle somme avanzate. Questo perché, come sottolineato dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone nel corso del lancio ufficiale della Carta Solidale, ‹‹le risorse (500 milioni di euro, ndr) devono essere spese tutte e quindi devono andare veramente a chi ne ha necessità››.
