Reddito di Cittadinanza, il prossimo 27 settembre qualche percettore potrebbe non ricevere la ricarica, pur facendo parte di quelle persone che hanno mantenuto il diritto al RdC fino a dicembre 2023.
Non stiamo parlando, infatti, di famiglie senza soggetti disabili, ultra 60enni, minorenni, presi in carico dai servizi sociali o che semplicemente hanno terminato le 7 mensilità di percezione previste dalla Legge di Bilancio. Ci riferiamo a famiglie che pur avendo al loro interno soggetti con queste caratteristiche (ossia inoccupabili) potrebbero non ricevere la prossima ricarica. Vediamo perché.
Reddito di Cittadinanza sospeso per Rdc-Com: cosa fare?
Per beneficiare del RdC, occorre che il percettore compili e invii all’INPS il modello Rdc-Com esteso, il modulo che serve alla famiglia per far sapere a INPS eventuali cambiamenti sopraggiunti nel corso della percezione. Tra le informazioni da comunicare rientrano:
- la variazione della situazione lavorativa;
- il reddito presunto per l’anno solare successivo;
- variazioni all’interno del nucleo familiare, tra cui l’inizio o la cessazione dello stato di detenzione o di ricovero;
- dimissioni volontarie.
Quando accade una delle cose sopra elencate ma la famiglia non lo notifica all’INPS, l’Istituto sospende la ricarica. Per comunicarlo al percettore interessato, INPS gli invia un SMS di questo tipo:
In questo caso, il pagamento del Reddito di Cittadinanza è sospeso per mancata comunicazione dell’avvio di una nuova attività di lavoro, che sia dipendente, autonomo, di impresa individuale o di partecipazione, intervenute in corso di fruizione del RdC o PdC.
Come avverte INPS, il percettore ha 60 giorni di tempo di tempo per mettersi in regola e inviare il modello Rdc-Com esteso: altrimenti, incapperà nella decadenza del sussidio. Si incappa nella decadenza anche se vengono rilasciate comunicazioni mendaci.