Da novembre l’importo dell’Assegno Unico potrebbe calare drasticamente, fino al minimo: non per tutti, ma solo per le famiglie che non hanno provveduto ad aggiornare la DSU.
La specifica viene dall’INPS, nel messaggio n. 2913 dell’8 agosto 2023. Vediamo perché e chi riguarda.
Assegno Unico, ISEE difforme: che succede?
Sappiamo che l’importo dell’Assegno Unico è basato sull’ISEE, che ogni anno va aggiornato. Il valore dell’ISEE non impedisce alla famiglia di accedere alla misura per i propri i figli a carico (non c’è un limite), tuttavia ne condiziona l’importo: più l’ISEE è basso e maggiore sarà l’importo dell’Assegno, e viceversa. Se non si presenta l’ISEE o se questo presenta omissioni o difformità, si ha diritto all’importo minimo.
Inizialmente, INPS aveva disposto che il riconoscimento dell’importo minimo dell’Assegno Unico a causa di errori nella DSU/ISEE sarebbe partito da settembre 2023. Tuttavia, in un secondo momento, in considerazione delle difficoltà che si sarebbero potute riscontrare nel regolarizzare la propria situazione nel periodo estivo, INPS ha deciso di posticipare il pagamento dell’importo minimo a novembre 2023.
Nel suddetto messaggio INPS, infatti, si legge che «si procederà al pagamento della misura AUU con importo al minimo di legge solo a decorrere dalla mensilità di novembre p.v., garantendo in tal modo agli interessati un lasso di tempo maggiore per procedere alla regolarizzazione dell’ISEE».
Pertanto, chi ancora non ha provveduto ad aggiornare l’ISEE, correggendo eventuali difformità e facendo presente eventuali omissioni, da novembre percepirà l’importo minimo: 54 euro in caso di figlio minorenne e 27 euro in caso di figlio maggiorenne. Un bel taglio se si considera che l’importo massimo che spetta per un figlio minorenne è 189,20 euro, mentre è 91,9 per un figlio maggiorenne.
Per modificare la DSU difforme il percettore può rettificare la DSU precedentemente trasmessa, presentare presso una strutturale territoriale INPS di competenza la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’ISEE o presentare una nuova DSU senza difformità.