Si torna a parlare di salario minimo e lo si fa in vista dell’emendamento depositato da Fratelli d’Italia alla proposta di legge dei partiti di opposizione.
Emendamento che arriva in coincidenza con la scelta della Germania di approvare l’aumento di 41 centesimi del salario minimo, che sarà portato a 12,41 euro all’ora a partire dal primo gennaio.
Salario minimo, la proposta del Governo con legge Delega
Il testo unitario del centrosinistra a prima firma di Giuseppe Conte (M5s) prevede un salario minimo di 9 euro l’ora. Proposta che Palazzo Chigi non intende accettare, ma per non bocciarla con un secco no il partito di Giorgia Meloni ha steso una “controproposta”.
Secondo la maggioranza di Governo, un salario minimo di 9 euro l’ora non può essere la soluzione al lavoro povero. Ecco perché la proposta di Fratelli d’Italia, accolta anche dagli altri partiti di Governo, non prevede l’indicazione di una sogli minima legale oltre la quali gli stipendi non dovranno scendere. Non punta a questo Giorgia Meloni, che invece intende seguire le linee guida del CNEL.
Al centro della controproposta avanzata da Palazzo Chigi c’è il rafforzamento della contrattazione collettiva, attraverso una legge delega che affida direttamente al Governo il compito di intervenire nella partita. L’emendamento del centro-destra il salario minimo sarà dunque quello stabilito dalla contrattazione collettiva e in assenza di questa in uno specifico settore, si prenderà a riferimento quello di un settore affine. Pertanto, potrà essere anche al di sotto dei 9 euro orari, laddove previsto dagli accordi per taluni settori o qualifiche professionali.