In ogni cedolino di tutto il 2024 saranno presenti delle voci “arretrati” tanto che, per rendere omaggio al grade Eduardo possiamo affermare che “gli arretrati non finiscono mai“. Vediamo perché.
Arretrati per tutti nel 2024: perchè?
In tutti i cedolini del 2024 ci saranno arretrati per tutti coloro che hanno un imponibile previdenziale inferiore a 2692 euro. Si tratta del cosiddetto “bonus Meloni“, vale a dire un rimborso dei contributi previdenziali pari al 6/7% a carico del lavoratore che vengono riconosciuti in via figurativa.
Verso il mese di marzo 2024, ci sarà l’erogazione del compenso accessorio maturato dal 2024 che riguarderà tutto il personale della Scuola.
Attenzione agli arretrati a debito!
Gli arretrati non possono essere solo positivi ma possono essere debito al verificarsi di due condizioni:
- assenze dal servizio che provocano una riduzione della retribuzione segnalate successivamente al verificarsi dell’evento (es. malattie);
- provvedimenti di variazione negative del trattamento economico (es. ricostruzioni di carriera dopo un periodo di aspettativa non retribuita)
Perché ci saranno voci “arretrati” ogni mese?
Il cuneo fiscale, cioè la riduzione dei contributi a carico del dipendente, viene effettuata attraverso un rimborso a mese maturato.
Il rimborso a mese maturato significa che il rimborso avviene il mese dopo che la contribuzione è stata trattenuta, vale a dire che se un dipendente ha avuto una trattenuta di 100 euro per contributi fondo pensione INPS a proprio carico a marzo, ad aprile gli saranno rimborsati dopo che NoiPA avrà verificato il diritto.
Perché la voce “arretrati” esiste solo nel “pubblico”?
Rispetto ai dipendenti privati, ai dipendenti pubblici viene restituito il “cuneo fiscale” il mese successivo. Perché? Il motivo sta nel fatto che gli stipendi dei dipendenti pubblici vengono pagati sempre in anticipo (per esempio aprile 2023 il giorno 21) mentre, per quanto riguarda i dipendenti privati, in genere sono pagati verso il 10 del mese successivo.
