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Extra di 1.047€ ai Dipendenti Pubblici, il Decreto dice “per attuare il PNRR”. Ma già si contano gli Esclusi

Un premio extra di 1.047 euro sarà erogato nei prossimi mesi ai dipendenti pubblici che si stanno impegnando nell’attuazione del PNRR. Lo prevede il Decreto Taglia Incentivi approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri.

Un Bonus per 2 anni

Il Bonus non avrà un effetto diretto sullo stipendio mensile e non sarà continuativo: è prevista la sua erogazione Una Tantum.

L’importo del premio sarà fisso e uguale per tutti i soggetti beneficiari, ma non sarà erogato indistintamente a tutti i dipendenti.

Secondo la bozza di Decreto entrata nel Consiglio dei Ministri il Bonus sarà erogata ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per due anni di fila.

L’obiettivo del Governo è ricompensare i lavoratori dell’Amministrazione fiscale per la loro attività aggiuntiva e gli impegni profusi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della Riforma Fiscale. Impegno che non ha fermato i circa 30.000 dipendenti pubblici delle due ‘Agenzie’ nonostante la carenza di organico.

Più esattamente l’importo dell’incentivo sarà di 1.047 euro per ogni dipendente.

Gli Esclusi e il mancato rinnovo dei CCNL

Trattandosi di un bonus che sarà erogato ai soli dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e quella delle Dogane e dei Monopoli appare evidente come sia esclusa la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, per buona parte coinvolti a vario titolo nell’attuazione del PNRR.

Il Piano di Ripresa e Resilienza infatti non prevede solo il coinvolgimento dell’Amministrazione finanziaria, ma anche di altri Ministeri, come la Cultura, l’Istruzione, gli Enti Locali, ecc.

Quindi è facile immaginare come l’iniziativa governativa sarà facile oggetto di critiche da parte dei dipendenti pubblici stessi e da parte dei sindacati, che chiedono la puntualità nel rinnovo dei CCNL dei comparti pubblici per il triennio 2022-2024, tutti in ritardo. Nonché più risorse da distribuire ai lavoratori sui minimi stipendiali.

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