Sarà difficile che nel 2025 la Carta del Docente possa essere ancora di 500 euro. Inizialmente prevista solo per i docenti di ruolo, negli anni la misura è stata (giustamente) estesa anche ai precari con contratto in scadenza al 31 agosto o al 30 giugno.
L’aumento della platea dei beneficiari, però, compromette la possibilità di mantenere a 500 euro il valore della carta.
Cosa comprare con la Carta del Docente da 500 euro?
Introdotta nel 2015 dal Governo Renzi, la Carta Docenti intende essere un incentivo economico da 500 euro che gli insegnanti possono spendere per:
- acquistare libri, testi, riviste, pubblicazioni, hardware e software utili all’aggiornamento professionale;
- iscriversi a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali;
- iscriversi a corsi universitari, post laurea o master inerenti al profilo professionali;
- comprare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche o titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.
Inizialmente, potevano beneficiare della carta solo i docenti con contratto a tempo indeterminato. Varie sentenza hanno poi esteso la misura anche agli insegnanti precari con contratto al 31 agosto, sulla base del fatto che anche questi, proprio come i colleghi di ruolo, hanno il diritto/dovere di formarsi di continuo e di migliorare professionalmente.
L’ultimo tassello si è aggiunto lo scorso 27 ottobre, quando la stessa Corte di Cassazione ha stabilito che anche i circa 200 mila docenti con contratto in scadenza il 30 giugno potessero accedere alla Carta del Docente da 500 euro.
Così facendo, la Corte di Cassazione ha equiparato i supplenti agli altri docenti, applicando il principio di parità di trattamento retributivo tra i dipendenti di ruolo e i dipendenti assunti con contratti a termine.
Importo sotto i 500 euro nel 2025
Se alla platea dei docenti di ruolo e a quelli con contratto in scadenza al 31 agosto si aggiungono i precari con contratto fino al termine delle lezioni, il Governo avrà bisogno di un centinaio di milioni di euro per rifinanziare la Carta Docenti da 500 euro.
A meno che l’importo della stessa non scenda, ipotesi già paventata anche da TuttoLavoro24.it nei mesi scorsi. Eccetto che non ci siano cambi di rotta dell’ultimo minuto, infatti, pare che gli insegnanti non avranno più a disposizione 500 euro per i loro acquisti “professionali” ma dovranno accontentarsi di una cifra più bassa.
Anche perché, un’altra pronuncia della Cassazione (l’ordinanza 9984 del 12 aprile 2024) ha riconosciuto l’esistenza del diritto a percepire la Carta del Docente anche in capo al personale educativo. E più sono i beneficiari, minore sarà il valore del contributo a cui poter accedere.
La cifra precisa deve ancora essere calcolata, ma non è da escludere un taglio sostanzioso.