Al via le domande per l’Assegno Unico provinciale. Prestazione destinata alle famiglie di figli minori o soggetti invalidi, residenti in Italia da almeno 10 anni. In particolare la residenza della famiglia deve essere nella provincia di Trento almeno 3 anni.
La provincia autonoma di Trento infatti eroga una prestazione analoga a quella Inps. L’Assegno non è compatibile con l’Assegno di Inclusione, come non lo era – fino al 2023 – con il Reddito di Cittadinanza.
Domanda e arretrati
Le nuove domande potranno essere presentate entro il 30 settembre 2024. In questo modo le famiglie potranno avere il sostegno per il periodo 1° luglio 2024 – 30 giugno 2025. Chi fa domana entro settembre ottiene anche gli arretrati.
Gli importi da luglio a dicembre sono da intendersi temporanei ed arrivano ad un massimo di 950 euro. Da gennaio 2025 le quote per il secondo semestre verranno definite sulla base degli esiti delle valutazioni riguardanti la revisione degli elementi strutturali dell’assegno unico provinciale.
Quota A e Quota B
Per accedere all’Assegno occorre avere un indicatore ICEF (un indicatore definito a livello locale) al di sotto di una specifica soglia. L’assegno si compone di una quota A e una quota B.
Quota A) è finalizzata al raggiungimento di una condizione economica sufficiente a soddisfare i bisogni generali della vita del nucleo familiare – contrasto alla povertà;
- Quota B) è finalizzata a soddisfare i bisogni particolari della vita del nucleo familiare quali il mantenimento la cura l’educazione dei figli, l’accesso ai servizi alla prima infanzia, sostegno alle esigenze di vita dei componenti invalidi civili, sordi e ciechi civili.
Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.apapi.provincia.tn.it/