HomeEvidenzaColf e Badanti, sì alla Carta Spesa da 500€

Colf e Badanti, sì alla Carta Spesa da 500€

Arriverà anche ai lavoratori domestici la Carta ‘Dedicata a te’ con la ricarica da 500 euro. La conferma arriva dal Ministero dell’Agricoltura, ma anche dalel dichiarazioni del ministro Francesco Lollobrigida. Nella conferenza stampa dello scorso 6 giugno l’esponente governativo ha elencato i principali requisiti e fatto un focus sulle incompatibilità.

Dalle slides fornite emerge chiara la compatibilità tra la Carta Spesa e qualsiasi forma di lavoro, anche quello svolto da colf, badanti, baby sitter, ecc.

La Carta spesa in versione 2024 arriverà a settembre, ma già da ora è possibile avere le coordinate dei possibili beneficiari. Tutto dipenderà dalle graduatorie che saranno stilato da Inps e poi confermate dai comuni. Ma i requisiti imprescindibili per poter entrare in gioco sono 4:

  • Residenza in Italia
  • Nucleo composto da almeno 3 persone
  • ISEE inferiore a 15.000 euro
  • assenza di altri contributi percepiti a titolo di inclusione o sostegno alla povertà.

Ecco la slide del Ministero:

Fonte: Ministero dell’Agricoltura

Dunque, i lavoratori domestici che non percepiscono sussidi (come l’Assegno di Inclusione) e hanno un nucleo familiare di almeno 3 membri potranno ambire alla Carta Spesa da 500 euro. Oppure, se già in possesso dal 2023, ad una nuova ricarica da 500 euro.

Problema ISEE fino a 15.000 euro

Avere un ISEE fino a 15.000 euro da diritto a competere per avere la Carta Dedicata a Te, ma non la certezza. La graduatoria Inps sarà stilata sulla base del numero dei residenti (per comune) aventi diritto che stanno sotto tale soglia ISEE e delle risorse attribuite.

Nel caso in cui in quel determinato comune vi siano molte situazioni di povertà è possibile che la Carta non venga attribuita oltre una certa soglia ISEE, ad esempio 12.000 euro, escludendo quindi tutti quelli che stanno al di sopra.

La graduatoria Inps è quindi fondamentale e potrebbe finire con il confermare oppure escludere anche i vecchi titolari della Carta ammessi nel 2023, anche i lavoratori domestici.

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