Fis Scuola 2024: il ritardato pagamento può derivare da un motivo inaspettato

Noipa

Ogni anno le segreterie scolastiche devono lavorare, nel cuore dell’estate, per garantire il pagamento del FIS.

Lo stress e la tensione per trasmettere i dati al più presto possibile non sempre è garanzia di precisione. E così, alle tempistiche contabili dalla Corte dei Conti, possono aggiungersi ulteriori ritardi nelle procedure che portano alla liquidazione delle competenze.

Cosa accade se si paga a una persona sbagliata?

Gli errori purtroppo capitano e sono inevitabili quando si lavora. L’errore più frequente e banale si ha nei casi di omonimia: il compenso di un insegnante viene pagato all’omonimo.

In questi casi è da evitare che il problema venga risolto tra gli stessi insegnanti che potrebbero regolare tra loro stessi la partita di giro e questo perché il compenso – dal punto di vista previdenziale e fiscale – resta sempre a carico del percettore della somma.

In questo caso il percettore della somma, oltre ad avere percepito indebitamente un compenso a sua insaputa, si trova un imponibile previdenziale e fiscale più alto.

Come si regolano gli errori per i FIS pagati erroneamente?

In questo caso è necessario servirsi dell’assistenza del servizio stipendi della Ragioneria Territoriale dello Stato che opera in questo modo:

  • recupera il netto erogato al dipendente;
  • storna i contributi previdenziali pagati all’INPS;
  • recupera l’irpef;
  • sistema la Certificazione Unica annullando i pagamenti sulla CU dell’anno corrente come se il dipendente avesse rimborsato.

Una volta proveduto al recupero si procede al versamento delle somme recuperate all’IBAN del capitolo di bilancio per permettere alla Scuola di ripetere l’operazione in forma corretta e pagare correttamente all’avente diritto.

Ovviamente, i tempi tecnici per le operazioni di recupero variano da uno a tre mesi con conseguente pagamento in ritardo del FIS.