Lunedì 8 luglio partono i pagamenti della NASpI relativa al mese di giugno. Fare pronostici sui giorni di accredito dell’indennità di disoccupazione è possibile, tuttavia di mese in mese le date possono leggermente variare.
Vediamo meglio.
Tempistiche di lavorazione e accredito
Le lavorazioni della NASpI partono sempre il 1° giorno del mese, a meno che questo non sia festivo. A luglio, per esempio, sono partite puntuali lunedì 1.
In media, tra l’avvio della lavorazione e l’effettivo pagamento trascorrono circa 7 giorni. Se la lavorazione parte il giorno 1, puntuale, l’accredito arriva tra l’8 e il 9. È proprio quanto sta succedendo a luglio. Buona parte dei pagamenti, infatti, arriverà tra lunedì 8 e martedì 9 luglio, come scritto da TuttoLavoro24.it in questo articolo. Anche il Fascicolo Previdenziale di questo percettore lo conferma:
Tuttavia, proprio come si vede dall’immagine, non sempre INPS paga l’8 o il 9. A volte l’accredito slitta al 10 o all’11, oppure addirittura ai giorni successivi. Cerchiamo di capire il motivo.
NASpI, perché arriva in giorni diversi
A volte per ricevere la NASpI tocca aspettare qualche giorno in più perché, come detto, la lavorazione tarda a partire. Può arrivare il 10 oppure l’11, ma anche i giorni successivi. A giugno, per esempio, una parte dei percettori ha riscosso la NASpI relativa a maggio nei giorni tra il 14 e il 17.
Non bisogna mai dimenticarsi, infatti, che a occuparsi della NASpI sono le strutture INPS sparse sul territorio, e non la sede centrale di Roma. Pertanto delle differenze da zona a zona nelle tempistiche di lavorazione e di accredito sono molto comuni. Più tardi parte la lavorazione e più tardi arriva l’accredito. Di solito, anche se non è sempre vero, le sedi INPS delle città metropolitane sono quelle più oberate di lavoro: è possibile, quindi, che in queste province i pagamenti tardino un po’ ad arrivare. In ogni caso non c’è una regola fissa.
L’accredito slitta a fine mese, infine, quando il richiedente invia la domanda nei primi giorni del mese. In questo caso INPS per non farlo attendere fino al mese dopo eroga una parte delle giornate alla fine del mese stesso e rimanda l’accredito delle giornate residue al mese successivo.