Sono stati 11 i contratti collettivi nazionali di lavoro rinnovati nel settore terziario e servizi negli ultimi 7 mesi. Il 2024 si è rivelato essere l’anno della “rinascita” delle relazioni sindacali nel settore, dopo anni di mancati adeguamenti salariali per i 6 milioni di lavoratori interessati.
Lo ricorda in un comunicato Filcams-Cgil che rivendica come la stagione dei rinnovi si sia chiusa “sull’onda dell’imponente mobilitazione con la quale si è chiuso il 2023, che ha visto gli addetti dei settori del Terziario e del Turismo scendere in piazza in tutta Italia alla vigilia delle feste natalizie”.
Gli aumenti e i CCNL rinnovati
Gli incrementi salariali minimi portati dagli accordi, tutti firmati con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, sono stati di circa 200 euro al livello di riferimento (qualificato). Cifra probabilmente adeguata ma che giunge in molti casi a circa 4-5 anni dalla scadenza dei precedenti CCNL. Un ritardo che ha fatto perdere potere d’acquisto ai dipendenti in questi anni drammatici tra crisi pandemica e crisi inflazionistica.
Questo l’elenco dei CCNL rinnovati a partire dal mese di febbraio 2024:
- CCNL Studi Professionali: 200 euro di aumento sui minimi + 400 euro di una tantum;
- CCNL Vigilanza e Servizi di Sicurezza: aumento di 250-350 euro con introduzione della 14a mensilità;
- CCNL Confcommercio: Terziario Distribuzione Servizi: 240 euro di aumento + 350 euro di una tantum;
- CCNL Confesercenti: Terziario Distribuzione Servizi: 240 euro di aumento + 350 euro di una tantum;
- CCNL Federdistribuzione – Distribuzione Moderna e Organizzata: 240 euro di aumento + 350 euro di una tantum;
- CCNL Distribuzione Cooperativa: 240 euro di aumento + 350 euro di una tantum;
- CCNL Acconciatura-Estetica-Tatuaggio-Piercing-Centri Benessere – Confartigianato: 183 euro di aumento +80 euro di una tantum;
- CCNL Turismo Fipe-Confcommercio che si applica ai Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale: 200 euro di aumento sui minimi e una tantum non prevista;
- CCNL Turismo Federalberghi/Faita-Confcommercio che si applica ad alberghi, strutture ricettive, camping: 200 euro di aumento sui minimi e una tantum non prevista;
- CCNL Agenzie di Viaggi Fiavet-Confcommercio: 200 euro di aumento sui minimi e una tantum non prevista;
- CCNL Turismo-Confesercenti, che si applica ai pubblici esercizi, alberghi camping, 200 euro di aumento sui minimi e una tantum non prevista.
Contratti da rinnovare
Per chiudere il cerchio e dare risposte ai lavoratori dell’intera filiera, manca ancora il rinnovo del CCNL dell’industria turistica con AICA Federturismo – Confindustria. In questo settore le trattative per il rinnovo del CCNL si sono interrotte pochi giorni prima della fine di luglio, con i sindacati che hanno annunciato la mobilitazione.