HomeEvidenzaNASpI, da INPS arriva la seconda data di accredito di settembre

NASpI, da INPS arriva la seconda data di accredito di settembre [IMMAGINE]

Tra l’1 e il 2 settembre sono partiti i pagamenti della NASpI relativa al mese di agosto. Quella mensilità che interessa, tra gli altri, anche il personale scolastico il cui contratto è scaduto il 30 giugno.

La NASpI è l’indennità di disoccupazione che INPS riconosce a chi ha perso il lavoro involontariamente: quindi perché, appunto, il contratto scaduto non è stato rinnovato, oppure a causa di un licenziamento (ma non per giusta causa) o, in circostanze particolari, anche a seguito di dimissioni.

L’accredito è mensile e arriva il mese successivo a quello di competenza. Quello di settembre, quindi relativo al mese di agosto, sta per arrivare. INPS, infatti, ne ha da poco disposto i pagamenti.

NASpI settembre in pagamento

Con la massima puntualità, INPS ha avviato le lavorazioni della NASpI di agosto tra l’1 e il 2 settembre. Per ricevere l’accredito effettivo vanno calcolati 7-8 giorni da quando le lavorazioni partono. Quindi i primi accrediti si vedranno lunedì 9 settembre, come si evince dal Fascicolo Previdenziale di un percettore interessato:

naspi settembre

Non tutti però riceveranno l’accredito già da lunedì 9: chi ha avuto la lavorazione nei giorni successivi dovrà infatti attendere qualche giorno in più. È possibile che gli accrediti vadano avanti per tutta la prossima settimana.

Questo accade perché a gestire i pagamenti della NASpI non è la sede centrale INPS di Roma, ma sono le strutture territoriali: ogni sede ha una sua mole di lavoro di cui farsi carico, pertanto anche le tempistiche di lavorazione e di accredito varieranno di zona in zona.

Chi la riceve prima

Intanto però c’è chi riceverà il pagamento della NASpI già da questa settimana: tuttavia non si tratta di un vero e proprio anticipo perché interessa quei percettori che attendono gli arretrati. È piuttosto un ritardo. INPS infatti ha fissato degli accrediti per il prossimo venerdì 6 giugno.

In questo caso non sarà la mensilità di agosto a essere liquidata, ma quelle antecedenti non erogate a tempo debito.

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