Oggi 19 settembre INPS termina una parte degli accrediti dell’Assegno Unico per dare il via alla seconda tranche. Sorprese per gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza.
Assegno Unico, oggi INPS termina questi pagamenti
Ultimo giorno di accrediti dell’Assegno Unico di settembre per coloro che hanno figli a carico. O meglio, ultimo giorno dei 3 comunicati dall’INPS.
I pagamenti dell’Assegno Unico di settembre sono partiti martedì 17 e termineranno oggi, ma solo per chi non ha subito variazioni di importo rispetto al mese precedente. Perché in teoria per chi a settembre ha diritto a un importo diverso dal solito ancora le erogazioni non sono iniziate. INPS infatti tutti i mesi divide gli accrediti della prestazione per i figli a carico in due tranches:
- prima del 20 riscuotono coloro che non hanno subito variazioni di importo;
- dal 20 riscuotono coloro che hanno subito variazioni di importo.
Da domani dunque, stando al calendario INPS, dovrebbero cominciare i pagamenti anche per coloro che attendono una somma diversa dal solito. La data di accredito che fa fede è quella pubblicata sul Fascicolo Previdenziale del cittadino.
Assegno Unico su RdC: INPS si mette in pari
Ma nelle scorse ore INPS non ha liquidato soltanto l’Assegno Unico su IBAN. Ha erogato anche gli arretrati dell’Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza. Il RdC non esiste più da dicembre 2023, sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro. Tuttavia, ci sono ancora degli ex percettori che aspettano delle somme relative ai figli a carico.
INPS è quindi impegnato con il pagamento degli arretrati. Non tutti ne hanno diritto, ma soltanto coloro che ancora devono avere una parte degli importi spettanti per i figli a carico. Possono essere anche somme relative a parecchi anni fa.
Ritiro Carta Dedicata a te
Continua, infine, la distribuzione della Carta Dedicata a te ad opera di Poste Italiane. INPS ormai il suo lo ha fatto: ha identificato i beneficiari della misura sulla base dei dati a sua disposizione. Certamente non è esente da critiche: ci sono cittadini che recriminano di non essere rientrati tra i destinatari della carta pur rispettando tutti i requisiti.
Occorre però ricordare che le carte sono limitate. In totale sono 1.330.000 e i Comuni italiani devono spartirsele. Pertanto, si può essere rimasti esclusi semplicemente perché non ci sono abbastanza carte e altri cittadini avevano la priorità.
Chi è rientrato nella lista dei beneficiari può comunque recarsi presso gli uffici postali a ritirare la carta Dedicata a te già caricata con i 500 euro. Sono spendibili in generi alimentari e in carburanti (o, in alternativa a questi ultimi, abbonamenti ai mezzi pubblici). Non importa andare nell’ufficio postale del proprio comune di residenza: il ritiro può avvenire ovunque.