HomeCronaca sindacaleContratto Metalmeccanici, la protesta arriva a Torino per un motivo preciso: ecco...

Contratto Metalmeccanici, la protesta arriva a Torino per un motivo preciso: ecco cosa ha fatto Federmeccanica per riaprire il Rinnovo

La protesta dei lavoratori metalmeccanici ha fatto tappa a Torino nella mattinata del 30 gennaio, con un presidio davanti all’Unione Industriali provinciale. Non una protesta come le altre, organizzate in queste settimane di mobilitazione di Fim-Fiom-Uil che rivendicano il rinnovo del CCNL Industria Metalmeccanica scaduto nel lontano 30 giugno 2024.

Ma un chiaro segnale inviato alle imprese proprio nell’esatto istante in cui all’interno del Palazzo di Via Fanti era in corso una importante riunione degli Industriali del settore. Ospite di primo piano: il presidente nazionale di Federmeccanica, Federico Visentin.

Visentin a Torino per sbloccare il rinnovo del CCNL Metalmeccanici

La mobilitazione sindacale del 30 gennaio è stata organizzata in concomitanza con la riunione del Consiglio Generale dell’AMMA (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate), al quale ha partecipato anche il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin.

Visentin è il capodelegazione degli Industriali nel negoziato che si sta occupando del rinnovo del CCNL Industria Metalmeccanica scaduto il lontano 30 giugno 2024.

La sua presenza a Torino ha l’esatto obiettivo di sondare il terreno delle disponibilità degli Industriali piemontesi in vista della ripresa delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo, oramai ferme dai primi giorni di novembre 2024. Già a febbraio? Per ora non filtrano conferme. Il Presidente di Federmeccanica incontrando i “colleghi” ha cercato di capirne gli umori e gli orientamenti, specie con riguardo ai temi più delicati, come l’adeguamento economico. I sindacati chiedono 280 euro ‘secchi’ con verifica annuale in base all’IPCA, gli Industriali sono fermi a 173 euro incerti, dettati solo in base agli indici IPCA.

I sindacati Fim-Fiom-Uilm non ci stanno, e dopo le proteste nazionali la mobilitazione ha fatto tappa a Torino, grazie all’azione degli attivisti provinciali. Alla protesta hanno preso parte oltre 200 le persone, tra lavoratori e delegati dei principali gruppi industriali che operano nel territorio torinese.

Il motivo della protesta: l’impasse nelle trattative e nuovi scioperi a febbraio

Le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici sono ancora in stallo. D’altronde le ultime notizie provenienti dall’assemblea di Federmeccanica, che si è svolta a Roma, non sono state affatto rassicuranti: “non c’è ancora un’agenda di incontri, quindi l’impasse non è stato ancora superato”, ha dichiarato Rocco Cutrì, segretario generale della FIM torinese. I lavoratori si aspettano una risposta entro il 31 gennaio, ma in caso di ulteriori ritardi, i sindacati hanno già annunciato l’intenzione di intensificare la mobilitazione a febbraio con ulteriori 8 ore di sciopero.

“Se non arriveranno risposte, nel mese di febbraio metteremo in campo un nuovo pacchetto di otto ore di sciopero”, aggiunge Cutrì, ribadendo la determinazione dei lavoratori a non fermarsi finché non ci saranno risposte concrete.

L’obiettivo della mobilitazione di Torino: far riaprire le trattative per il rinnovo del CCNL

La manifestazione sindacale a Torino è stata una mossa strategica per esercitare pressione proprio nei momenti in cui era in corso la riunione del Consiglio Generale dell’AMMA, l’associazione che riunisce i “big” dell’industria meccanica, elettronica e della componentistica. Presieduta eccezionalmente dal presidente di Federmeccanica.

“Questo presidio è un’ulteriore spinta per dare un’accelerata all’apertura della trattativa, che si è interrotta”, ha dichiarato Edi Lazzi, segretario della FIOM torinese. “Più si va avanti, più la mobilitazione crescerà. Non c’è bisogno di agitazione sociale, ma se necessario, la faremo. I lavoratori sono molto determinati”, ha aggiunto Lazzi, sottolineando la fermezza della categoria.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -