È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto della Funzione Pubblica che stabilisce la distribuzione di 190 milioni di euro destinati ai dipendenti delle amministrazioni centrali dello Stato.
Il provvedimento punta a riequilibrare le retribuzioni nel pubblico impiego, cercando di colmare il divario economico tra ministeri e altri comparti come le agenzie fiscali.
Ad annunciare ufficialmente la misura è stato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha evidenziato il valore concreto dell’intervento:

Le risorse stanziante intendono premiare l’impegno del personale statale e sostenere un percorso di maggiore uniformità retributiva all’interno della PA.
Obiettivo del decreto: armonizzare le retribuzioni
L’obiettivo principale del decreto è colmare le disparità esistenti tra i dipendenti ministeriali e quelli delle agenzie fiscali.
Nel Ministero della Giustizia, per esempio, i bonus ai dipendenti sono sempre stati di poche centinaia di euro l’anno, mentre nelle Agenzie Fiscali superano addirittura i mille euro. Con la conseguenza che molti cancellieri delle Corti di Appello lasciano il dicastero per partecipare ai concorsi banditi dall’Agenzia delle Entrate, dove per la stessa qualifica gli stipendi sono più alti.
Secondo i dati ufficiali, infatti, la busta paga media dei ministeriali è inferiore rispetto a quella dei dipendenti delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici.
Tutti gli aumenti per i dipendenti delle amministrazioni centrali
Le risorse stanziate dal decreto serviranno per aumentare il salario accessorio per diverse categorie di lavoratori della pubblica amministrazione.
Le simulazioni della Ragioneria generale dello Stato indicano come gli aumenti verranno differenziati tra le varie amministrazioni, coinvolgendo 12 mensilità. Le stime prevedono i seguenti incrementi mensili lordi:
- Ministero della Giustizia: +480 euro
- Infrastrutture e Trasporti: +465 euro
- Interno: +401 euro
- Ambiente: +310 euro
- Lavoro: +283 euro
- Difesa: +244 euro
- Affari Esteri: +240 euro
- Università e Ricerca: +176 euro
- Istruzione e Merito: +169 euro
- Made in Italy: +83 euro
- Cultura: +78 euro
- Salute: +3 euro
Il decreto non prevede invece nessun adeguamento per i ministeri dell’Economia e del Turismo, dove il salario accessorio è addirittura superiore a quello pagato nelle Agenzie Fiscali.
La quota maggiore dei fondi andrà al Ministero della Giustizia: 43,7 milioni di euro. Seguono il Ministero della Difesa, con 19,5 milioni di euro, e quello della Cultura, al quale sono stati assegnati 15,5 milioni. Ritocco verso l’alto dei premi anche per i Ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze, ai quali vanno rispettivamente 14 milioni e 11 milioni.
Nella tabella allegata al decreto sono specificate anche le somme destinate alle buste paga della dirigenza, di prima e seconda fascia, che rientrano in pieno nel raggio d’azione del decreto.