Il momento tanto atteso si avvicina: l’Assegno Unico di novembre è ormai pronto per arrivare sui conti correnti delle famiglie italiane. Come ogni mese, però, cresce la curiosità su quando verranno effettuati i pagamenti: c’è chi aspetta il bonifico dell’INPS per coprire spese importanti e chi si chiede se anche stavolta ci sarà un anticipo rispetto al calendario ufficiale.
Le prime indicazioni diffuse dall’Istituto fanno pensare che l’attesa non sarà lunga: ecco cosa sappiamo sulle date, i beneficiari e le novità che potrebbero cambiare gli importi del prossimo anno.
Chi riceve l’Assegno Unico e a quanto ammonta
L’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni (senza limiti d’età se disabili), indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori.
L’importo varia in base a:
- l’ISEE familiare;
- il numero di figli;
- la presenza di figli minori, disabili o neonati;
- eventuali maggiorazioni per famiglie numerose, genitori entrambi lavoratori o madri under 21.
Per esempio, una famiglia con un ISEE entro i 17.227,33 euro ottiene 201 euro al mese per ogni figlio minorenne e 97,70 euro per figlio maggiorenne. Un ISEE sopra i 45.939,56 euro, al contrario, fa scendere l’Assegno Unico fino a 57,50 euro mensili per i minorenni e a 28,70 euro per i maggiorenni.
Le maggiorazioni possono portare l’importo anche oltre i 250 euro a figlio, in caso di situazioni di disabilità grave.
Quando arriva l’Assegno Unico di novembre 2025
Nel messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025, l’INPS ha confermato che, per chi non ha subito variazioni nel nucleo familiare e nell’ISEE, i pagamenti dell’Assegno Unico di novembre sono in programma:
- giovedì 20;
- venerdì 21.
Tuttavia, già nei mesi scorsi l’Istituto Previdenziale ha anticipato gli accrediti, soprattutto per le famiglie con importi fissi, al 18 o 19 del mese. Pertanto, non è escluso che anche l’Assegno Unico di novembre possa anticipare di un un giorno o due.
Le lavorazioni dei pagamenti iniziano generalmente 48 ore prima dell’accredito effettivo, e si possono verificare tramite il portale INPS, sul proprio Fascicolo Previdenziale.
Chi invece ha ISEE aggiornato o modifiche familiari (nuova nascita, cambio di reddito, variazione figli a carico) riceverà l’importo con qualche giorno di ritardo rispetto alle date standard. Indicativamente, quindi, da lunedì 24 novembre in poi.
Perché nel 2026 gli importi potrebbero cambiare
Dal prossimo anno, poi, l’importo dell’Assegno Unico potrebbe variare per molte famiglie, a causa di due novità importanti:
1. Riforma ISEE 2026: esclusione della prima casa fino a 91.500 euro
La riforma prevede che la prima abitazione di valore fino a 91.500 euro venga esclusa dal calcolo ISEE. Questo significa che molte famiglie vedranno un ISEE più basso e quindi un Assegno Unico più alto.
Secondo le prime stime, potrebbero beneficiarne circa il 14,7% delle famiglie italiane.
2. Rivalutazione annuale degli importi
Ogni anno, a gennaio, l’INPS aggiorna gli importi dell’Assegno Unico in base all’indice di inflazione, per adeguarli al costo della vita. Ciò avrà ripercussioni anche per le famiglie, che potrebbero godere di un aumento, seppur blando.



