Dicembre è il mese della tredicesima per milioni di pensionati italiani. Anche quest’anno l’assegno extra porta una boccata d’aria, con un importo leggermente più alto rispetto al 2024 grazie alla rivalutazione delle pensioni avvenuta a gennaio.
Vediamo chi ne ha diritto, come si calcola e quando arriverà l’accredito.
Chi riceve la tredicesima e chi no
La tredicesima mensilità spetta ai titolari di:
- Pensione di vecchiaia;
- Pensione anticipata o di anzianità;
- Pensione ai superstiti o di reversibilità;
- Assegno sociale;
- Pensione di invalidità civile;
- Pensione di inabilità;
- Assegno ordinario di invalidità.
Non è invece riconosciuta ai titolari di:
- APE sociale;
- Indennità di accompagnamento;
- Indennità di frequenza.
Come si calcola
L’importo della tredicesima dipende dai mesi di percezione del trattamento pensionistico nell’anno di riferimento. La somma viene tassata ai fini IRPEF come un normale rateo di pensione, ma il suo importo finale può risultare leggermente inferiore rispetto alla pensione mensile a causa della mancata applicazione delle detrazioni fiscali.
La buona notizia per il 2025 è che la rivalutazione delle pensioni avvenuta a gennaio ha fatto salire leggermente anche l’importo della tredicesima rispetto all’anno scorso.
Quando arriva la tredicesima
I pensionati titolari di un conto corrente postale o bancario riceveranno l’assegno di tredicesima il primo giorno bancabile di dicembre. Ad esempio, lo scorso anno l’accredito è avvenuto lunedì 2 dicembre 2024 sia per Poste Italiane sia per le banche. Quest’anno, è atteso lunedì 1° dicembre 2025.
Per chi riceve la pensione tramite libretto postale, conto BancoPosta o Postepay Evolution, l’accredito avviene automaticamente, senza necessità di recarsi allo sportello.



