25 Aprile, come viene conteggiato in busta paga? Il 25 aprile ricorre l’anniversario della Festa della Liberazione dai nazifascisti in Italia ed è pertanto riconosciuto come un giorno di festa nazionale, previsto dalla legge e ribadito anche dalla contrattazione collettiva. Per intendersi, uno di quelli che sul calendario è segnato di rosso.
Che tipo di retribuzione spetta al lavoratore per questa festività, che quest’anno cade di martedì, quindi giorno lavorativo? Quando paga il datore di lavoro e quando, invece, INPS? Vediamo.
25 aprile 2023 in cassa integrazione: come funziona in busta paga?
Partiamo dai lavoratori in cassa integrazione. Quando la festività del 25 aprile, infrasettimanale, cade in un periodo di sospensione del rapporto di lavoro in cui interviene un ammortizzatore sociale, la retribuzione prevista per la festività non rientra fra gli elementi di competenza da parte della Cassa (Inps, FSBA, Formatemp) perché a carico dell’azienda, per i lavoratori:
- a orario ridotto e cioè che lavorano comunque una parte della settimana;
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da non più di due settimane.
Non rientra tra gli elementi integrabili da parte della Cassa (Inps, FSBA, Formatemp) neppure la festività infrasettimanale che ricade nei primi 15 giorni della sospensione del rapporto di lavoro. Anche questa, infatti, è a carico azienda.
Invece il trattamento economico per la festività è a carico della Cassa (Inps, FSBA, Formatemp) per i lavoratori:
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da oltre due settimane;
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti in misura fissa mensile sospesi anche da non più di due settimane.
25 aprile 2023 in busta paga: goduta e non goduta
Per i lavoratori, invece, il pagamento varia a seconda che la festività sia stata goduta o meno.
Se la Festa della Liberazione è lavorata, quindi non goduta, la retribuzione giornaliera è incrementata delle maggiorazioni percentuali per lavoro festivo come previsto dal Ccnl di riferimento.
Quando le festività non sono lavorate, e quindi godute, ai lavoratori non retribuiti in misura fissa mensile bensì ad ore quali, ad esempio, gli operai di alcuni CCNL, spetta un trattamento economico di festività pari alle ore che avrebbero lavorato nella giornata.
Per gli impiegati e altre categorie che hanno la retribuzione mensilizzata (in misura fissa mensile) la festa della Liberazione è già compresa nello stipendio, se cade in giornata lavorativa.