La Carta Spesa da 382 euro spetta ai percettori del Reddito di Cittadinanza? La Legge direbbe di no, eppure quanto sta accadendo negli ultimi giorni fa presupporre il contrario.
La consegna delle Carte a coloro che sono stati selezionati dai Comuni è partita e tra i beneficiari ci sono anche alcuni percettori del RdC, nonostante il decreto del 18 aprile li escluda espressamente, così come ribadito anche dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida durante il lancio ufficiale della Carta Spesa. Dunque che sta succedendo?
Carta Spesa 382 euro, spetta ai percettori RdC?
L’articolo 2 di suddetto decreto parla chiaro: ‹‹Il contributo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del presente decreto includano titolari di: a) Reddito di cittadinanza; b) Reddito di inclusione; b1) qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà››.
L’unica eccezione la fanno quelle famiglie che alla data di entrata in vigore del decreto (quindi il 12 maggio 2023) avevano in corso il mese di sospensione del sussidio. Per tutti gli altri, niente Carta Spesa.
Perché allora qualcuno l’ha ricevuta? Una mezza spiegazione la fornisce INPS, tramite social:
Con questa risposta è evidente che INPS non esclude che ci siano stati degli errori nell’assegnazione della Carta Spesa, anche a cittadini che per legge sarebbero esclusi come appunto i percettori di RdC.
Proprio per questo, l’Istituto previdenziale annuncia che effettuerà una serie di controlli così da rimediare all’accaduto ed, eventualmente, recuperare quanto erogato erroneamente.