Malattia insorta durante le ferie, come si deve comportare il datore di lavoro? Che diritti ha il lavoratore che si ammala proprio durante le ferie? I giorni di ferie possono essere recuperate?
Malattia può sospendere le Ferie, quando?
Le ferie sono un diritto inalienabile del lavoratore, tutelato dalla Costituzione. Essendo irrinunciabili per la ripresa psico-fisica del lavoratore devono essere obbligatoriamente fruite.
Il dipendente ha diritto ad almeno 4 settimane di ferie retribuite l’anno, di cui 2 consecutive.
La malattia invece è un evento tutelato dal codice civile. Nei giorni di assenza per malattia il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro (cd. periodo di comporto). Inps indennizza la malattia solo dal 4° giorno di assenza e fino a 180 giorni nell’anno solare. Nessun indennizzo è invece previsto per gli impiegati dell’industria e dell’artigianato.
I contratti collettivi nazionali di lavoro prevedono – con modalità differenti – l’erogazione di un trattamento integrativo a carico del datore, fino ad integrare il 100% della retribuzione.
In caso di malattia insorta durante le ferie il lavoratore deve innanzitutto inviare il certificato di malattia, prodotto dal medico di base.
Nel caso in cui insorge la malattia durante i giorni di ferie, questa prevale e le ferie del lavoratore vengono sospese. In questo modo la loro fruizione può essere rinviata ad un periodo diverso, non coincidente con i giorni di malattia.
In questi casi però bisogna fare i conti con alcuni orientamenti giurisprudenziali. Specie della Corte Costituzionale che ha stabilito: un semplice raffreddore o un mal di testa non sono sufficienti a far scattare in automatico la sospensione delle ferie. Dal certificato medico deve emergere infatti l’effettiva impossibilità, da parte del dipendente, di godere delle ferie spettanti a causa del sopraggiungere della malattia.