Aumenti delle rate del mutuo a tasso variabile: come passare al tasso fisso?
Per molti anni i mutui a tasso variabile sono stati estremamente convenienti ma, il rialzo dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea, ha spinto le rate fino ad un punto insostenibile per molte famiglie che non riescono più a sopportare il costo del finanziamento contratto con i propri istituti di credito.
Tantissimi mutuatari hanno perciò deciso di rinegoziare il proprio mutuo con gli istituti di credito, ma i dipendenti pubblici, rispetto ai dipendenti privati, hanno un’opportunità in più.
Infatti, i dipendenti pubblici hanno la possibilità di rivolgersi all’INPS per cambiare mutuo a tassi ancora convenienti.
Anche in questi nei mesi estivi l’INPS è stato sommerso da richieste di pubblici dipendenti per l’acquisto dell’abitazione principale o per la surroga di un mutuo precedente tanto che le richieste hanno superato la possibilità dell’Istituto previdenziale di concedere finanziamenti.
L’INPS può concedere mutui ai dipendenti pubblici
Oltre a concedere piccoli prestiti e cessioni del quinto, l’INPS ha ereditato dal soppresso INPDAP anche la possibilità di concedere mutui ai dipendenti pubblici di ruolo.
L’INPS può concedere mutui ipotecari:
- per acquisto abitazione
- per costruzione abitazione
- per surroga da altro mutuo
L’INPS non concede mutui per liquidità e di conseguenza non accetta surroghe da altro mutuo nel caso in cui il mutuo superi l’importo del valore d’acquisto.
In questo ultimo caso, le domande di mutuo vengono respinte.
I mutui INPS sono molto convenienti
Fino a qualche tempo i tassi applicati dall’INPS erano in linea o, addirittura, di poco superiori alle banche.
Con l’incremento dei tassi di interesse, i mutui INPS sono diventati molto appetibili anche a parità di condizioni con le altre banche.
Il motivo è che l’INPS concede mutui trentennali anche ai dipendenti poco al di sotto dei 65 anni e questo consente di diluire il costo del mutuo in un arco di tempo maggiore.
Le banche, infatti, tendono a far coincidere la scadenza dei mutui con il compimento dei 75 anni del cliente.
Per ottenere il mutuo INPS viene stilata una graduatoria mensile
Però, solo il cinque per cento delle richiede ritenute valide dall’INPS riescono ad ottenere il mutuo.
Infatti, nel mese di agosto 2023, solo 140 domande su 2600 hanno avuto la possibilità di essere finanziate:
Come si vede, è difficilissimo, da quest’anno 2023, ottenere il mutuo INPS.
Abbiamo pertanto fatto una simulazione sul portale INPS per vedere la convenienza del mutuo ed è uscito questo:
Da una simulazione di un mutuo di 100mila euro è uscita una convenientissima rata trentennale di 328,76 euro mensili.
C’è da dire però che i dati vanno presi con riserva in quanto un tasso fisso del 1,16% non è in linea con gli attuali parametri di mercato ed è assai probabile che i parametri di calcolo non siano stati aggiornati dall’Istituto Previdenziale.