Nella prossima Legge di Bilancio il Governo punta tutto sugli aumenti degli stipendi, nonostante l’operazione costi circa 14 miliardi di euro. Un obiettivo che Palazzo Chigi ha ribadito più volte, giustificando così la mancanza delle risorse per altri interventi come quelli, tra gli altri, sulle pensioni.
Aumenti Stipendi 2024, la ricetta del Governo
Incrementare gli stipendi a qualsiasi costo. 14 miliardi di euro, per l’esattezza, che servono al Governo per raggiungere l’obiettivo attraverso due operazioni:
- confermare il taglio del cuneo fiscale (cd. Bonus Meloni) in vigore al momento (6% per i redditi fino a 35 mila euro, 7% per chi sta sotto la soglia dei 25 mila);
- ridurre a tre le aliquote fiscali accorpando quella del 25% a quella del 23%: in questo modo, tutti i redditi fino a 28 mila euro godrebbero di un’imposta del 23%.
Il grosse delle risorse andrebbe impiegato nella prima misura, mentre per la seconda servirebbero poco meno di 2 miliardi di euro. Ne dà conferma il viceministro dell’Economia Maurizio Leo intervistato da Sky TG24:
‹‹Così facendo otteniamo il duplice risultato di dare più soldi in tasca agli italiani ma evitando appunto che vi sia una riduzione del flusso finanziario per effetto del meccanismo a 4 aliquote››.
Tra gli interventi da sacrificare per dare priorità gli aumenti di stipendio, oltre alle già nominate pensioni, c’è la detassazione delle tredicesime per i redditi bassi: ‹‹nel 2023 sarà complesso trovare le risorse›› ha ammesso il viceministro.