HomeEvidenzaBonus Psicologo fino a €1.500: ecco perchè può tornare nel 2024

Bonus Psicologo fino a €1.500: ecco perchè può tornare nel 2024

Potrebbe vedere nuovamente la luce il Bonus Psicologo, l’aiuto fino a 1.500 euro per pagare le sedute di psicoterapia ormai da un anno in fase di stallo. A giugno scorso il testo del decreto attuativo era pronto per essere approvato, ma per problemi di natura tecnica e finanziaria alla fine è rimasto in sospeso.

Adesso, grazie a un emendamento alla Manovra o al “decreto Mance”, il bonus psicologo può essere salvato. La firma all’emendamento sarebbe quella di Filippo Sensi (PD), in accordo però sia con il ministero della Salute, sia con Fratelli d’Italia.

Bonus Psicologo 2024: atteso l’emendamento

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiesto di ridurre al minimo gli emendamenti per rendere più veloce l’approvazione della legge di Bilancio a Camera e Senato. Il PD però proverà comunque a presentare l’emendamento sul Bonus Psicologo. Lo si evince da fonti interne al Parlamento.

Finché l’emendamento non approderà sul tavolo del Parlamento non sapremo con certezza se verranno mantenuti gli stessi requisiti per accedervi, ossia la residenza in Italia e l’ISEE non superiore ai 50 mila euro.

Né se l’importo rimarrà uguale: il bonus psicologo è spendibile presso gli psicologi abilitati e ha un valore massimo di 50 euro a seduta e 1.500 euro a persona. Il valore decresce all’aumentare dell’ISEE.

Comunque, stando a quanto riportato da Il Messaggero di martedì 24 ottobre, «il sostegno massimo da 1.500 euro dovrebbe essere valido, come in passato, entro i 15 mila euro di Indicatore di ricchezza».

Nel 2022 le persone che hanno beneficiato del bonus Psicologo sono state solo 40 mila, su una platea potenziale di quasi 400 mila richiedenti. Per questo, l’Ordine nazionale degli Psicologi spinge tuttora per aumentarne le risorse, che nel corso degli anni, invece, sono calate: per questa misura il Governo ha stanziato 25 milioni di euro nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 8 milioni nel 2024.

È proprio quello delle risorse il nodo che rimane da sciogliere: entro l’inizio del 2024 può arrivare un testo unico che metta insieme le proposte di maggioranza e opposizione, poi passerà in Parlamento con la speranza degli psicologi di un avallo entro l’estate prossima.

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