Nel corso dell’esame in Commissione Bilancio della Camera del DL Rilancio – su cui domani potrebbe esserci il voto di fiducia – è stato approvato l’emendamento, a prima firma del deputato PD Andrea De Maria, relativo alle procedure dei trasferimenti collettivi in fase di epidemia.
La prima proposta del deputato PD prevedeva l’equiparazione del “divieto di trasferimento d’azienda”, quindi collettivo, al “divieto di licenziamento collettivo” introdotto dal DL Cura Italia, dal DL Rilancio esteso fino al 17 agosto. La
L’emendamento è stato poi riformulato, con la condivisione del Governo, e prevede che in caso di mancato accordo sindacale la procedura di trasferimento collettivo non può esaurirsi in meno di 45 giorni. La nuova norma dispiega i suoi effetti fino al 17 agosto.
“Una riformulazione – continua il parlamentare in una nota – che comunque tutela efficacemente i lavoratori dall’utilizzo dei trasferimenti collettivi, in assenza di accordo sindacale, per aggirare la norma che blocca i licenziamenti”.
Il primo emendamento era nato da un confronto con le organizzazioni sindacali in occasione della vertenza Fiac compressori, di cui TuttoLavoro24.it ha dato notizia ai suoi lettori nel mese di maggio.