Docenti e ATA, possono ancora fare domanda per la concessione dei permessi retribuiti per l’anno solare 2024 ma solo per qualche giorno.
Il personale scolastico ed educativo può frequentare dei corsi di studio nella misura massima di 150 ore individuali chiedendo dei permessi dal lavoro. A stabilirlo è l’articolo 37 dell’ipotesi di CCNL 2019-2021 sottoscritta il 14 luglio 2023, che sarà vigente dopo la sottoscrizione definitiva.
Vediamo meglio nel dettaglio.
Docenti e ATA, permessi studio 150 ore
A poter beneficiare di 150 ore di permesso è il personale docente, educativo, ATA e gli insegnanti di religione cattolica, sia ad orario intero che in part-time, formalmente iscritti a corsi di studio (percorsi di laurea, diplomi, specializzazioni, qualifiche professionali, esami singoli o integrazione CFU, abilitazioni, master, titoli post-universitari…).
Tuttavia, i permessi verranno accordati a non più del 3% dell’organico in servizio a livello provinciale.
Per richiedere le 150 ore di permesso per lo studio c’è una deadline: la richiesta andrà presentata entro mercoledì 15 novembre. Per le operazioni di competenza, la modalità e la tempistica di inoltro delle domande e le ammissioni con riserva, occorre fare riferimento agli Uffici Scolastici Regionali e agli Ambiti territorialmente competenti.
Come si legge in suddetto articolo, i permessi sono concessi per la frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di titoli di studio in corsi universitari, postuniversitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali
o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico e per sostenere i relativi tirocini e/o esami.
I Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCIR) regoleranno:
- le quote-massime assegnabili per consentire di soddisfare il maggior numero di richieste;
- le tipologie dei corsi;
- la ripartizione delle ore tra frequenza/esami/studio libero;
- le priorità in base al quale vengono graduate le domande.