I giovani laureati potranno ambire al posto fisso statale dopo un periodo di apprendistato di 3 anni concluso con successo.
Lo ha deciso il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo firmando il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le procedure per il reclutamento dei giovani.
Circa il 10% dei posti all’interno delle amministrazioni sarà riservato ai giovani che avranno terminato l’apprendistato. Il doppio nei Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane. Vediamo nel dettaglio.
Apprendistato PA giovani under 24: come funziona
Come riportato nel decreto ministeriale, firmato dal ministro Zangrillo e dalla ministra dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini, grazie all’apprendistato le amministrazioni potranno reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali fino al 31 dicembre 2026. Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane, invece, potranno garantire ai giovani apprendisti fino al 20% dei posti.
Il contratto di apprendistato si trasformerà in contratto a tempo indeterminato dopo 36 mesi previa valutazione positiva del servizio prestato e il superamento di una prova concorsuale.
Per selezionare i nuovi apprendisti verranno considerati vari criteri, tra i quali l’età del candidato (non dovrà superare i 24 anni) e il voto di laurea. Le Università giocheranno un ruolo fondamentale: tramite apposite convenzioni, saranno queste, infatti, a segnalare su base territoriale i giovani meritevoli che abbiano completato gli esami previsti dal piano di studi.