Quello che sta avvenendo alla ex-Alcoa di Portovesme non è accettabile. Con il mercato dell’energia in un momento favorevole e dopo aver superato negli incontri avvenuti al ministero tutte le problematiche in essere, SiderAlloys continua a perdere tempo e a rinviare la firma del contratto con l’Enel.
Il governo convochi immediatamente l’azienda e le metta in mano una penna. Non è più ammissibile questo atteggiamento irrispettoso nei confronti prima di tutto di quei lavoratori che da 12 anni stanno lottando per far ripartire Portovesme.
Lavoratori che da questa mattina, dopo averlo sospeso fiduciosi dell’imminente firma, hanno ripreso lo sciopero ad oltranza, non più disponibili ad accettare ulteriori rinvii.
La ripartenza dello smelter può e deve avvenire in tempi rapidi, le condizioni ci sono tutte. In questi mesi è stato fatto tanto per mettere in condizioni SiderAlloys di far ripartire la produzione. È il momento della responsabilità. Ed è giusto che non siano solo e sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di attendismi e giochi di ruolo.
Dichiarazione di Mirco Rota, responsabile Fiom per Sider Alloys
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 14 luglio 2020
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Fonte: fiom-cgil.it