HomeEvidenzaAssegno Unico, con 1.930 euro l'anno si allontana la povertà

Assegno Unico, con 1.930 euro l’anno si allontana la povertà

L’Assegno Unico Universale contribuisce notevolmente ad allontanare le famiglie dalla soglia di povertà. Da quando è in vigore (marzo 2022), la prestazione che INPS riconosce a tutte le famiglie con figli a carico è riuscita da sola a ridurre dell’1% il rischio di indigenza e ad alleviare il disagio economico in cui molti nuclei imperversano.

A dirlo è l’ultimo rapporto ISTAT.

L’Assegno Unico combatte la povertà: i dati ISTAT

A poter contare sull’Assegno Unico sono 7,8 milioni di cittadini. Si tratta di persone con figli a carico fino a 21 anni di età, o senza limiti d’età se disabili.

INPS non fa distinzione tra cittadini più e meno abbienti: lo riconosce a tutti, indistintamente. A fare la differenza nell’importo è l’ISEE: più questo è basso, maggiore sarà il valore dell’Assegno Unico. Inoltre, si tengono in considerazione anche le caratteristiche del nucleo familiare, come il numero dei suoi componenti e la loro età.

L’ISTAT ha calcolato che l’importo medio dell’Assegno Unico è di 1.930 euro l’anno. Per finanziarlo, lo Stato spende all’incirca 15 miliardi.

Le famiglie più numerose godono, in linea generale, di un importo più alto rispetto a quelle composte da sole 2 o 3 persone. Di solito sono anche quelle in maggiore difficoltà economica, perché faticano a conciliare le attività di lavoro e cura.

Grazie all’introduzione dell’Assegno Unico, molte famiglie sono riuscite a uscire dalla soglia di povertà: secondo il rapporto dell’ISTAT questo ha ridotto dell’1% la percentuale di famiglie a rischio indigenza. Basti pensare che prima dell’avvento della misura il 38% degli attuali beneficiari non riceveva alcun contributo per i familiari a carico.

Importi e soglie ISEE 2024

Come detto, il valore dell’ISEE influenza l’importo riconosciuto a titolo di Assegno Unico. Ogni anno le soglie ISEE e gli importi della prestazione vengono rivalutati all’inflazione, così da adeguarli al costo della vita.

Quest’anno l’aumento è stato del 5,4% e l’importo massimo lo si potrà ricevere con un ISEE fino a 17.090,61 euro. Spetta un massimo mensile pari a:

  • 199,40 euro se il figlio a carico è minorenne;
  • 96,90 euro se invece è maggiorenne.

Il minimo, invece, lo si avrà se l’ISEE supera i 45.574,96 euro. Si tratta di 57 euro in caso di figlio a carico minorenne e di 28,50 euro se il figlio a carico ha tra 18 e 21 anni (non compiuti).

Tutti gli importi differenziati sulla base dell’indice ISEE sono contenuti nell’allegato 1 del messaggio INPS n. 572 dell’8 febbraio 2024.

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